Rapporto Oxfam-Save The Children "Dangerous Delay 2: The Cost of Inaction"

Fame estrema in Somalia, Etiopia e Kenya: in un anno aumento da 10 a 23 milioni di persone

Dieci anni fa, l’ultima carestia in Somalia, ha fatto 260mila vittime. La metà erano bambini che avevano meno di cinque anni

Fame estrema in Somalia, Etiopia e Kenya: in un anno aumento da 10 a 23 milioni di persone
(OXFAM/Save The Children)
Diyaara si trova tra le carcasse del bestiame della sua famiglia

Leggere nero su bianco che in Africa orientale per la siccità una persona può morire di fame ogni 48 secondi, è un pugno allo stomaco. Il rapporto “Dangerous Delay 2: The Cost of Inaction” di Oxfam-Save The Children, però non lascia spazio a dubbi. Al momento, già quasi mezzo milione di persone è in carestia in alcune regioni di Somalia e Etiopia, mentre in Kenya 3,5 milioni soffrono già la fame. Siamo nel 2022 e non solo in Africa, si muore ancora di fame. Altro pugno allo stomaco è la stima che in Somalia, Etiopia e Kenya, il numero di persone che non hanno da mangiare è raddoppiato dallo scorso anno, passando da 10 a oltre 23 milioni. Questo accade perché i paesi in via di sviluppo sono stritolati da un debito triplicato in meno di un decennio, passato da 20,7 miliardi di dollari nel 2012 a 65,3 miliardi di dollari nel 2020; in una tale situazione, come spesso accade, vengono tagliati fondi per i servizi pubblici e di protezione sociale. 

Latta vuota che pende dall'albero (OXFAM/Save The Children)
Latta vuota che pende dall'albero

A buttare benzina sul fuoco si legge nel rapporto sono state l’emergenza Covid e la guerra in Ucraina. Per  siccità,  povertà, malnutrizione nei paesi africani la parola “emergenza” è una parola vuota, perchè è un dato di fatto da molti anni. Gli shock climatici ed economici, sono all’ordine del giorno. Le guerre infinite dove ogni giorno si stima perdono la vita 4 bambini al giorno, è una dato sussurrato. È una realtà di fronte alla quale paesi ricchi e anche i governi dell'Africa orientale, dicono Oxfam e -Save the Children, forse non hanno voluto guardare l’ampiezza e la gravità di quello che accade nel sud del mondo. La guerra in Ucraina che ha riportato le immagini dei carrarmati impensabili nel 2022, ha effetti in tutto il modo perché i prezzi delle materie prime come grano, cereali sono schizzate alle stelle, e 5,7 milioni di bambini nel 2022 saranno colpiti da malnutrizione acuta, soprattutto per chi vive di aiuti alimentari.

Sowda Abdile Omar sta con sua figlia (OXFAM/Save The Children)
Sowda Abdile Omar sta con sua figlia

“Quasi 5,7 milioni di bambini saranno colpiti da malnutrizione acuta entro la fine di quest'anno. - ha detto Filippo Ungaro, portavoce di Save the Children - Le Nazioni Unite avvertono inoltre che più di 350 mila persone potrebbero morire se non agiremo in fretta. Ogni minuto che passa è un minuto di troppo perché un altro bambino potrebbe morire di fame, eventualità con la quale non possiamo convivere” ."Nessuno dei segnali allarmanti degli ultimi anni ha spinto i leader mondiali ad agire per scongiurare la fame. – ha detto Francesco Petrelli, esperto di finanza per lo sviluppo di Oxfam Italia – Si fa sempre troppo poco e troppo tardi; la fame è nient’altro che il fallimento della politica". 

 

Un giovane yemenita porta con sé una porzione di aiuti alimentari, distribuiti Getty
Un giovane yemenita porta con sé una porzione di aiuti alimentari, distribuiti
Gli sfollati yemeniti ricevono aiuti per rifugi, tende, materassi e coperte Getty
Gli sfollati yemeniti ricevono aiuti per rifugi, tende, materassi e coperte