Alleanza atlantica

Ingresso nella Nato dei Paesi del Nord: dopo la Finlandia arriva anche la richiesta della Svezia

Il presidente Putin: " L'adesione dei due paesi non rappresenta una minaccia per Mosca, ma l'espansione militare sui territori avrà risposta"

Ingresso nella Nato dei Paesi del Nord: dopo la Finlandia arriva anche la richiesta della Svezia
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La premier svedese Magdalena Andersson e quella finlandese Sanna Marin vogliono che i loro paesi facciano parte al più presto della Nato

Anche la Svezia chiederà di aderire alla Nato. Lo ha annunciato la premier svedese, Magdalena Andersson, evocando l'inizio di una nuova "era" per il Paese scandinavo. "Il governo ha deciso di informare la Nato della volontà della Svezia di entrare a far parte dell'alleanza", ha dichiarato nel corso di una conferenza stampa. "Abbandoniamo un'era per entrare in una nuova", ha aggiunto riferendosi alla fine della neutralità

Ieri a Helsinki l'annuncio della richiesta ufficiale di adesione da parte del presidente Niinisto e della premier Sanna Marin. Per la premier finlandese "la minaccia nucleare è molto seria" e Helsinki non può "più credere che ci sarà un futuro di pace accanto alla Russia restando da soli". A differenza di qualche anno fa, ora l'80% dei cittadini - dicono- vuole entrare nell'Alleanza. Mercoledì Marin sarà ricevuta a Palazzo Chigi dal premier Draghi che giovedì riferirà alle Camere sugli sviluppi del lavoro diplomatico. 

"A causa dell'invasione della Russia in Ucraina qualcuno si sente minacciato e si sente più al sicuro sotto l'ombrello della Nato" ha detto il ministro degli esteri italiano Luigi Di Maio che oggi partecipa al Consiglio Affari esteri a Bruxelles. E per questo che a stretto giro si è formalizzata la medesima richiesta anche da Stoccolma. Se la Svezia restasse l'unico Paese nella regione fuori dalla Nato - con l'ingresso imminente della Finlandia - "saremmo in una posizione molto vulnerabile", ha detto Andersson in una conferenza stampa, dopo che il suo Partito socialdemocratico al governo si è espresso a favore della richiesta di adesione di Stoccolma all'Alleanza atlantica. In quanto membri della Nato, ha affermato, la Svezia "otterrà" più sicurezza e "sarà fornitore di sicurezza".

Ma l'adesione dei Paesi del Nord alla Nato è giudicato da Mosca come un grave errore. Lo aveva già detto Vladimir Putin in una telefonata con il presidente Niinisto e oggi lo ribadisce: "la richiesta di adesione alla Nato da parte di Finlandia e Svezia non pone una minaccia alla Russia, ma scatenerà una risposta da parte di Mosca, ha detto Putin al vertice dell'Organizzazione del Trattato per la sicurezza collettiva (CSTO) a Mosca, ripreso dalla Ria Novosti. "Per quanto riguarda l'espansione" della Nato "anche attraverso i nuovi membri dell'alleanza - Finlandia, Svezia - la Russia non ha problemi con questi Stati, e quindi, in questo senso, l'espansione attraverso questi paesi non crea alcuna immediata minaccia per la Russia. Ma l'espansione delle infrastrutture militari in questo territorio provocherà sicuramente la nostra risposta", ha aggiunto.

Stamane anche il vice ministro degli esteri russo Sergei Ryabkov: "l'ammissione della Svezia e della Finlandia alla Nato è un errore con conseguenze di vasta portata, il livello generale delle tensioni militari aumenterà. E' un peccato che il buon senso sia sacrificato a una fantomatica idea di ciò che dovrebbe essere fatto nelle circostanze attuali". Lo riferisce l'agenzia Interfax. Il Cremlino sostiene che l'adesione di Svezia e Finlandia alla Nato "non rafforzerà" la sicurezza europea.  

Ryabkov fa sapere che tra Russia e Stati Uniti non si stanno prendendo accordi per colloqui tra i leader Vladimir Putin e Joe Biden, o tra i loro capi della diplomazia. Dialogo auspicato durante la recente visita di Draghi a Washington.  "Nessun" preparativo del genere è in corso, ha affermato. Tutto questo mentre ieri dal G7 il Segretario di Stato americano Blinken ha assicurato: "in arrivo altre armi ed aiuti" a Kiev.
 

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Vladimir Putin

La richiesta di adesione alla Nato da parte di Finlandia e Svezia non pone una minaccia alla Russia, ma scatenerà una risposta da parte di Mosca. La Russia non ha problemi con questi Stati, ma l'espansione delle infrastrutture militari in questo territorio provocherà sicuramente la nostra risposta

Vladimir Putin, presidente russo

C'è poi da superare il nodo Turchia che dice "no" all'ingresso dei due paesi e lo stop all'embargo sulle armi, posizione esplicitata chiaramente a Berlino dal ministro degli esteri turco Mevlet Cavusoglu. Diplomatici svedesi starebbero volando alla volta di Ankara per ammorbidire la posizione del presidente turco Recep Tayyip Erdogan che aveva definito 'alberghi per terroristi' Svezia e Finlandia, in relazione ai numerosi elementi dell'organizzazione terroristica curda Pkk cui i due paesi del Nord garantiscono asilo. Qualunque decisione sull'allargamento della Nato richiede l'approvazione da parte di tutti i 30 membri dell'alleanza. "Manderemo un gruppo di diplomatici a tenere dei colloqui e ad aprire un dialogo con la Turchia in modo da vedere come risolvere la questione e cosa concerne esattamente", ha detto il ministro della difesa svedese, Peter Hultqvist alla tv pubblica Svt. Il parlamento svedese terrà oggi il dibattito sulla richiesta di adesione alla Nato. Il governo, ha detto Hultqvist, prenderà la decisione formale di presentare la domanda nel corso della giornata.  

E dal G7 di ieri anche la Cina ha risposto con contrarietà alle dichiarazioni dei ministri degli esteri, chiedendo la "fine delle interferenze negli affari interni" a proposito delle "tensioni su Taiwan, delle violazioni dei diritti umani nello Xinjiang e nel Tibet, la stretta su Hong Kong, le controversie nei mari cinese orientale e meridionale" e l'avviso a Pechino di non assistere la Russia nell'invasione dell'Ucraina. "Voglio sottolineare che gli affari legati a Taiwan, Xinjiang, Tibet e Hong Kong sono puramente affari interni della Cina e non tollerano interferenze di forze esterne", dice il portavoce dell'Ambasciata cinese a Londra.

Intanto in Estonia è atteso per oggi l'avvio di una delle più grandi esercitazioni nella storia dei paesi Baltici da parte della Nato. Il suo nome in codice è Hedgehog. Lo scrive la Bbc. Le esercitazioni coinvolgeranno per due settimane 15mila soldati da 10 paesi, compresi Regno Unito, Usa e gli attuali non-membri Finlandia e Svezia, che chiedono di aderire all' Alleanza.  Pianificate prima della guerra, le esercitazioni hanno un significato simbolico per i paesi baltici, perché finalizzate a testare la loro capacità di rispondere a incursioni nemiche. 
 

Antony Blinken e Sanna Marin al G7 a Berlino Getty
Antony Blinken e Sanna Marin al G7 a Berlino