“L'ordine del presidente è stato eseguito: tutte le donne, i bambini e gli anziani sono stati evacuati dall'Azovstal. Questa parte dell'operazione umanitaria a Mariupol è stata completata”. Lo ha scritto sul suo canale Telegram la vicepremier ucraina Iryna Vereshchuka. Non si sa per certo se all'interno ci siano altri civili di sesso maschile, né è chiaro quale sarà la sorte dei combattenti, tra le cui fila ci sarebbero molti feriti. “Stiamo anche lavorando su opzioni diplomatiche per salvare i nostri militari che rimangono ancora ad Azovstal. Sono coinvolti mediatori influenti e stati influenti”, aveva detto nel suo messaggio della scorsa notte il presidente Volodymyr Zelensky.
Mosca ha confermato la notizia. "L'operazione umanitaria che consisteva nell'evacuare civili pacifici dall'accieria Azovstal si è conclusa oggi", ha spiegato Mikhail Mizintsev, direttore del Centro di controllo della Difesa russa. "Nell'evacuazione, iniziata il 5 maggio, sono state soccorse 51 persone (18 uomini, 22 donne e 11 bambini)", ha aggiunto Mizintsev.
Le autorità ucraine avevano annunciato ieri un piano di evacuazione dallo stabilimento e altre zone di Mariupol per la giornata di oggi. Nelle scorse ore, i separatisti filo-russi della regione di Donetsk, citati dall'agenzia moscovita Tass, hanno detto che 50 civili sono stati evacuati nella giornata di oggi, ma gli inviati sul campo dell'agenzia Reuters riferiscono che non hanno visto finora arrivare nessuno al punto di accoglienza in territorio separatista. Secondo il comando militare ucraino, la Russia ha comunque continuato ad attaccare l'area dell'acciaieria in queste ore.
Le evacuazioni, mediate da Nazioni Unite e Croce Rossa, erano iniziate una settimana fa, ma si erano fermate nei giorni scorsi per il riaccendersi dei combattimenti.