L'Ufficio dell'Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani conferma la morte di 3.459 civili e il ferimento di 3.713 a causa della guerra in Ucraina dallo scorso 24 febbraio. Tra le oltre 3.400 vittime, ci sono almeno 238 bambini.
Ma secondo il capo della missione di monitoraggio sui diritti umani dell'Onu Matilda Bogner le cifre sarebbero molto più alte: "Abbiamo lavorato su stime, ma tutto quello che posso dire per ora è che sono migliaia in più dei numeri che vi abbiamo attualmente dato", ha detto la funzionaria Onu in un briefing a Ginevra, citata dalla Bbc.
Il team delle Nazioni Unite a seguito della Bogner ha constatato che la maggior parte dei decessi è avvenuta a causa dell'uso di armi esplosive ad alta area d'impatto come missili e attacchi aerei. "Il grande buco nero è Mariupol, dove è stato difficile accedere completamente e ottenere informazioni pienamente controllate", ha detto la Bogner.
Sono state segnalate violazioni dei diritti umani in Ucraina “che possono equivalere a crimini di guerra”, ha inoltre affermato Bogner, che riferisce di aver ricevuto segnalazioni di stupri, nudità forzata e minacce di violenza sessuale dopo aver visitato 14 città nelle regioni di Kiev e Chernihiv. "Le donne e le ragazze sono le vittime più citate". Le Nazioni Unite hanno detto di aver documentato 204 casi di sparizioni forzate dall'inizio dell'invasione russa.
Violazioni e torture anche da parte ucraina su militari russi
Ma le violazioni sono attribuibili non solo alle forze armate russe: "Abbiamo ricevuto informazioni credibili su torture, maltrattamenti e detenzioni illegali da parte delle forze armate ucraine sui prigionieri di guerra appartenenti alle forze armate russe e a gruppi armati affiliati", ha detto.