La situazione Covid

Quasi due milioni di contagi in Corea del Nord, ma Kim Jong-un pensa al settimo test nucleare

Pyongyang potrebbe voler dare prova di forza e distogliere l'attenzione dalla crisi sanitaria. Senza test, né vaccini le uniche armi contro il virus sono il lockdown e i dispositivi di protezione

Quasi due milioni di contagi in Corea del Nord, ma Kim Jong-un pensa al settimo test nucleare
Ap
Sanificazione di un ristorante a Pyongyang

La Corea del Nord ha segnalato altre 262.270 sospette infezioni da Covid mentre il totale dei casi si avvicina pericolosamente ai 2 milioni di contagi, 63 i decessi. Fino a una settimana fa il Paese di 25 milioni di abitanti non aveva mai ammesso l'esistenza di un focolaio e la situazione potrebbe essere peggiore di quanto riportato dall'agenzia di stampa statale Kcna perché in questi due anni Pyongyang non si è dotata nè di test nè di vaccini.

Gli operai continuano ad andare in fabbrica, anzi sono incoraggiati a farlo, seppure con i dispositivi di protezione d'ordinanza: la Corea del Nord non può permettersi un blocco che ostacolerebbe la produzione economica, già messa in crisi dalla chiusura delle frontiere, dalle sanzioni internazionali e dalle poche risorse interne, messe a dura prova dalla siccità che ha colpito il Paese proprio nella stagione della semina del riso. 

Così proseguono, nonostante i preoccupanti bollettini sanitari che si susseguono di giorno in giorno, i progetti di Kim Jong-un, inclusa la costruzione di 10.000 nuove case nella città di Hwasong. 

Tutti i settori dell'economia nazionale stanno aumentando la produzione al massimo, pur “osservando rigorosamente le misure antiepidemiche intraprese dal partito e dallo stato'', ha riferito la Kcna che spiega che “le unità sono ragionevolmente messe in quarantena nei principali cantieri in cui il caro desiderio del nostro partito sta diventando realtà e in settori industriali chiave tra cui le industrie metallurgiche, chimiche, elettriche e del carbone. E la costruzione e la produzione vengono costantemente accelerate, con la precedenza data al lavoro antiepidemico”.

Né si fermano i piani di sviluppo nucleare di Pyongyang.

Pyongyang in lockdown Ap
Pyongyang in lockdown

“Imminente un nuovo test nucleare”

Secondo fonti di intelligence sudcoreana, la Corea del Nord è pronta per il suo settimo test nucleare e sta solo aspettando il momento migliore. L'occasione potrebbe essere la visita in Asia del Presidente degli Stati Uniti Joe Biden che venerdì sarà a Seul in vista del vertice con l'omologo Yoon Suk-yeol. In questo modo Pyongyang potrebbe dare una una prova di forza e contemporaneamente distogliere l'attenzione dalla crisi sanitaria in corso.

Secondo "la nostra intelligence" - ha detto il Consigliere per la sicurezza nazionale Usa, Jake Sullivan - "esiste la reale possibilità di altri test missilistici, incluso un test su un missile a lungo raggio o un  test nucleare o entrambi, nei giorni che precedono, durante o dopo il viaggio del presidente Biden nella regione". "Ci stiamo preparando per ogni evenienza, inclusa la possibilità che una tale provocazione avvenga mentre siamo in Corea o in Giappone", ha  aggiunto.        

Biden arriverà a Seul domani e poi si recherà a Tokyo domenica per la sua prima missione in Asia come presidente degli Stati Uniti.

Preoccupazione per un imminente test missilistico Ap
Preoccupazione per un imminente test missilistico

Il fronte della pandemia

Come può un Paese con un sistema sanitario tra i peggiori del mondo fronteggiare un virus che ha messo in crisi le più importanti economie mondiali? Per ora non c'è stata nessuna risposta alle offerte di aiuti arrivate da Corea del Sud e Stati Uniti mentre lunedì tre aerei della Air Koryo sono arrivati ​​​​in Cina per poi rientrare in Corea del Nord carichi di forniture mediche.

Le fabbriche di Pyongyang e delle regioni vicine stanno sfornando a ritmo sostenuto iniezioni, medicinali, termometri e altre forniture mediche, sono state installate unità di isolamento e il lavoro di disinfezione è stato intensificato in tutto il paese.

Kim Jong-un con doppia mascherina Ap
Kim Jong-un con doppia mascherina

Sale, gargarismi e tè al salice

"Migliaia di tonnellate di sale sono state trasportate urgentemente nella città di Pyongyang per produrre una soluzione antisettica", ha annunciato la KCNA. Senza una campagna nazionale di vaccinazione e un trattamento anti-Covid, i media statali hanno incoraggiato i pazienti a usare antidolorifici e antibiotici, nonché rimedi casalinghi di dubbia utilità, come i gargarismi con acqua salata o bere tè alle foglie di salice o caprifoglio. Sono stati vietati gli spostamenti tra città e province, mentre sono consentiti quelli per andare a lavorare e per fare la spesa nei piccoli mercati.

La tv locale invita a indossare la "doppia mascherina" all'aperto, una pratica seguita da Kim Jong-un durante la sua visita notturna in farmacia, e trasmette le immagini degli operatori sanitari in tute di protezione bianche e arancioni che sorvegliano le strade chiuse della città, disinfettano edifici e strade e consegnano cibo e generi di prima necessità agli abitanti.

Stando ai racconti di chi ha contatti con il Nord, la popolazione ha paura. Negli ultimi anni, Kim Jong-un ha costruito ospedali moderni e migliorato il sistema sanitario ma questo è principalmente di appannaggio dell'élite dominante del paese mentre le prestazioni sanitarie gratuite sono allo sfascio. In tanti si rivolgono a farmaci di contrabbando, ma sono troppo costosi per la maggior parte della popolazione.

Il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha dichiarato "profonda preoccupazione per il rischio di un'ulteriore diffusione" in Corea del Nord, che ha un numero preoccupante di persone con sintomi di Covid.

Al momento, l'unica arma è il lockdown seppure con le limitazioni di cui sopra. Secondo Kee Park, un esperto della salute presso la Harvard Medical School che ha lavorato a progetti sanitari in Corea del Nord, il numero di nuovi casi nel paese dovrebbe iniziare a rallentare con il rafforzamento delle misure preventive, ma sarà difficile per Pyongyang fornire cure efficienti ai malati e i decessi potrebbero aumentare esponenzialmente

Dale Fisher, professore di medicina presso la National University di Singapore, dice che la crisi potrebbe essere sottovalutata a causa dell'assenza di test e della variante Omicron, spesso asintomatica, e potrebbe causare maggiori ricadute sociali ed economiche in una comunità non vaccinata. 

"I migliori sistemi sanitari del mondo hanno lottato nella maggior parte dei paesi, quindi penso che sia probabile che il vero impatto sulla salute non sia accuratamente descritto", ha affermato Fisher. "Il vaccino è imperativo e nel frattempo dovrebbero essere introdotte misure di salute pubblica e interventi sociali significativi per rallentare la diffusione del virus", ha aggiunto.

Kim Jong-un non è vaccinato

La Corea del Nord ha finora rifiutato le offerte di vaccini contro il Covid-19, tra cui quella Covax, ma l'atteggiamento verso il siero starebbe cambiando, secondo quanto segnala l'agenzia di intelligence di Seul. In un articolo comparso sul maggiore quotidiano del Paese, il Rodong Sinmun, si consiglia la vaccinazione per prevenire la diffusione del contagio,

Neanche il leader nordcoreano, Kim Jong-un, sarebbe vaccinato contro il Covid-19, secondo l'agenzia sudcoreana Yonhap che cita diversi partecipanti all'audizione a porte chiuse al parlamento di Seul di oggi del National Intelligence Service. Secondo le fonti ci sarebbero "varie circostanze" non specificate per la mancata somministrazione al leader nordcoreano di un vaccino contro il coronavirus.