Oligarchi russi contro le sanzioni

Roman Abramovich fa causa al Consiglio Ue per le sanzioni

L'agenzia russa Tass riferisce che la causa è stata registrata in tribunale il 25 maggio. Il magnate russo ha visto congelati i suoi conti negli Usa e nel Regno Unito, e forzosamente ceduto il 'suo' Chelsea, senza averne ricavato un euro

Roman Abramovich fa causa al Consiglio Ue per le sanzioni
Ansa (EPA/FACUNDO ARRIZABALAGA)
Lo scorso 25 maggio si è chiusa la vicenda della cessione del Chelsea di cui Abramovich è stato il presidente per 19 anni. La nuova proprietà (un consorzio statunitense) ha pagato quasi 5 miliardi di euro per assumere il controllo del club.

Roman Abramovich ha intentato una causa presso la Corte europea della Giustizia di Lussemburgo contro il Consiglio Ue per le sanzioni adottate nei suoi confronti in seguito all'invasione russa dell'Ucraina. Lo riferisce la Tass. La causa del magnate russo è stata registrata dal tribunale il 25 maggio. In precedenza altri due uomini d'affari, Mikhail Fridman e Petr Aven, avevano intentato cause simili presso la corte europea.

Un'oligarca ‘al verde’

I conti bancari e i beni di Abramovich sono stati congelati sia negli Stati Uniti che nel Regno Unito, e secondo la pubblicazione statunitense 'Page Six’, Abramovich nonostante un patrimonio stimato da Bloomberg di 14,3 miliardi di dollari, sarebbe ormai al verde e agli inizi di aprile avrebbe chiesto denaro per “tenersi a galla”, tra gli altri, al produttore e regista di Hollywood Brett Ratner e alla famiglia Rothschild, i quali però - nonostante il buon rapporto di amicizia - si sarebbero rifiutati di dargli soldi perché nemmeno loro li hanno in liquidità, e inoltre perché non è chiaro quali sarebbero le ripercussioni secondo il diritto internazionale.

Anche il Chelsea ‘congelato’ e messo all'asta dal governo britannico

Lo scorso 25 maggio si è chiusa la vicenda della cessione del Chelsea di cui Abramovich è stato il presidente per 19 anni. La nuova proprietà (un consorzio statunitense) ha pagato quasi 5 miliardi di euro per assumere il controllo del club, messo in vendita in seguito alle sanzioni che hanno colpito il maganate russo.

Anche per la cessione del prestigioso club londinese nulla andrà ad Abarmovich, un portavoce del governo ha dichiarato: "In seguito ad accurati accertamenti (legali e contabili, ndr), possiamo essere certi che dell'intero ricavato della vendita del Chelsea non potrà beneficiare Roman Abramovich o nessun altro individuo colpito da sanzioni. Ora possiamo cominciare a lavorare per assicurare che il profitto generato dalla cessione venga destinato ad un ente benefico che si occupa delle vittime della guerra in Ucraina".