Il presidente americano, Joe Biden, e la first lady Jill hanno incontrato alcuni dei familiari delle vittime della strage di Buffalo, città nell'estremo nord dello Stato di New York. Lo riporta la Cnn che ha trasmesso le immagini in diretta. La coppia presidenziale si è fermata a parlare con i parenti delle persone uccise nel supermercato dal suprematista bianco Payton Gendron davanti al luogo che poi è diventato un memoriale, dove tanti hanno lasciato fiori ed omaggi. Con i Biden c'è anche il leader dei senatori democratici, Chuck Schumer.
Il presidente e la first lady Jill Biden, prima di incontrare le famiglie, si sono fermati proprio davanti al memoriale improvvisato, fuori dal negozio di alimentari. La first lady ha deposto un mazzo di fiori e i due sono rimasti in silenzio.
Biden ha poi incontrato funzionari statali e locali, tra cui il governatore Kathy Hochul. I Biden si sono fermati con i familiari delle vittime e i primi soccorritori per circa due ore.
Appello agli americani contro l'odio
Joe Biden parlerà ufficialmente a breve. La condanna della strage come atto di terrorismo motivato dall'odio, l'invito agli americani a respingere il razzismo che divide la nazione e ad abbracciare la diversità, l'appello al Congresso per una stretta sulle armi: questo, in sintesi, secondo la Casa Bianca, il messaggio che Joe Biden porta oggi nella sua visita a Buffalo dopo la strage del suprematista bianco Payton Gendron, il 18enne armato che ha aperto il fuoco sui clienti in un Tops Friendly Market, uccidendo 10 persone e ferendone tre: tutti afroamericani. Dalle indagini, intanto, emerge che Gendron aveva considerato tra gli obiettivi anche scuole e chiese di Buffalo, cittadina a forte maggioranza afroamericana.
Stop all'odio e al razzismo
Quello di Buffalo è l'attacco razzista che ha causato il maggior numero di morti da quando Biden è entrato in carica l'anno scorso, ed è un'altra manifestazione dell'odio che ha promesso di combattere mentre si candidava alla presidenza. Joe Biden ricorda spesso, infatti, di aver deciso di intraprendere la corsa a alla Casa Bianca dopo aver visto sfilare l'estrema destra nell'agosto 2017 a Charlottesville (Virginia, sud). Una giovane donna era morta dopo che un simpatizzante neonazista ha spinto in un gruppo di manifestanti antirazzisti. La reazione di Donald Trump fu ambivalente in quella occasione.
Il paese di 330 milioni di abitanti è afflitto dall'odio razziale e dal flagello della violenza armata su base quotidiana. Soffre anche di divisioni culturali, che trasformano in un campo di battaglia il minimo incontro di genitori di studenti, e anche su questioni ideologiche, come l'aborto, appena riaperta. Joe Biden, sapendo benissimo che il suo partito non ha un maggioranza sufficiente, vuole tuttavia invitare il Congresso ad "agire perché le armi da guerra non circolino nelle nostre strade” e che “le armi da fuoco non finiscano nelle mani di criminali o di persone che soffrono di grave malattia mentale”.