Beni sequestrati per ricostruzione Ucraina

Dall'Ue stretta sugli oligarchi russi: aggirare le sanzioni diventa un reato

La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen: "Regole più severe per tracciare e congelare guadagni illeciti"

Dall'Ue stretta sugli oligarchi russi: aggirare le sanzioni diventa un reato
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Sede della Commissione Europea

La Commissione europea propone la confisca dei beni degli oligarchi russi che tentano di violare le misure restrittive, ad esempio “spostando i loro yacht fuori dall’Ue o cambiandone gli intestatari”. 

Per raggiungere questo fine, la violazione delle misure restrittive dovrebbe essere punita in modo coerente in tutti gli Stati membri, spiega la Commissione. 

Finora, gli Stati membri hanno segnalato beni congelati per un valore di 9,89 miliardi di euro e hanno bloccato transazioni per un valore di 196 miliardi di euro.

Dunque, la violazione delle sanzioni, nella proposta della Commissione Ue, diventa un reato penale. Ma la confisca non è automatica

“Oggi adottiamo ulteriori misure per mantenere alta la pressione su Putin e sui suoi compari. In primo luogo, aggiungiamo le violazioni delle sanzioni dell’Ue all’elenco dei reati europei. Chi viola le sanzioni deve essere assicurato alla giustizia”, ha scritto in un tweet la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. 

“Presentiamo poi regole più severe per tracciare e congelare i guadagni illeciti, anche dalla violazione delle sanzioni. Non lasceremo che gli oligarchi prosperino grazie alla macchina da guerra russa. I loro beni dovrebbero essere sequestrati e possibilmente utilizzati per ricostruire l’Ucraina”, ha aggiunto.

Per un oligarca inserito nella black list Ue la confisca “entra in atto quando c'è un legame con un’attività criminale, che non deve essere solo l’eventuale elusione delle sanzioni. Possono trattarsi di altri reati come riciclaggio o corruzione”, ha spiegato il commissario Ue alla Giustizia Didier Reynders. 

“Ovviamente su dieci miliardi di beni congelati agli oligarchi la confisca potrà riguardare solo una parte, se c’è un legame con un’attività criminale”, ha aggiunto Reynders.

Inoltre, sui beni degli oligarchi che verranno confiscati “chiederemo allo Stato membro di trasferirei fondi verso un fondo comune che sarà messa a disposizione, a vantaggio delle vittime della guerra in Ucraina”, ha spiegato ancora il commissario Ue alla Giustizia.

L’idea è quella di penalizzare la violazione delle misure restrittive, ha spiegato ancora sulla Russia: “Vorremmo se fosse possibile il sequestro dei beni e per quanto riguarda la guerra in Ucraina e di poterli utilizzare per la ricostruzione del Paese - ha precisato -. Aggiungo quello che stiamo proponendo qui è la ripresa del patrimonio ma avere anche accesso ai registri dei patrimoni” presenti in diversi Paesi.

Due le modifiche proposte in particolare dalla Commissione. Da un lato, quindi, aggiungere la violazione delle misure restrittive dell’Ue all’elenco dei reati europei. 

Dall’altro si mira a rafforzare le norme dell’Ue in materia di recupero e confisca dei beni oggetto di misure restrittive nell’Ue. L’obiettivo è quello di garantire che i beni di persone ed enti che violano le misure restrittive possano essere effettivamente confiscati in futuro. 

Trasformare la violazione delle misure restrittive in reato Ue consentirà di stabilire uno standard di base comune in materia di reati e sanzioni penali in tutta l’Unione europea. 

Tra i potenziali reati rientrano: azioni o attività volte ad eludere, direttamente o indirettamente le misure restrittive, anche occultando beni; il mancato congelamento di fondi appartenenti, detenuti o controllati da una persona o entità destinataria di sanzioni o impegnarsi in scambi commerciali, l’importazione o l’esportazione di merci soggette a divieti commerciali. 

Per quanto riguarda la proposta di direttiva sul recupero e la confisca dei beni, l’obiettivo principale, spiega la Commissione, è garantire che la criminalità non paghi. 

Le norme proposte si applicheranno anche alla violazione delle misure restrittive, assicurando l’effettiva rintracciabilità, il congelamento, la gestione e la confisca dei proventi derivanti dalla violazione delle misure restrittive. 

Si prevede inoltre di estendere il mandato degli uffici per il recupero dei beni per rintracciare e identificare rapidamente i beni di persone ed entità soggette a misure restrittive dell’Ue. 

I poteri si applicheranno anche ai beni criminali, compreso il congelamento urgente di beni quando vi è il rischio che possano scomparire.