"Siamo di fronte a un regresso dell'umanità"

Ucraina, nuovo appello del Papa per la pace: "Soffro e piango pensando alla sofferenza della gente"

Il Papa ha poi rinnovato la richiesta di corridoi umanitari sicuri per gli intrappolati nell'acciaieria Azovstal e ha ribadito la sua sofferenza nell'apprendere che "tanti bambini vengono espulsi e deportati"

Ucraina, nuovo appello del Papa per la pace: "Soffro e piango pensando alla sofferenza della gente"
(Rainews24)
Papa Francesco

Nuovo appello di Papa Francesco per la pace in Ucraina.  "Soffro e piango pensando alle sofferenze della popolazione ucraina" ha detto il Pontefice parlando in piazza San Pietro dopo la recita del Regina Coeli.

“Inizia il mese dedicato alla Madre di Dio -ha proseguito Bergoglio- vi chiedo di pregare ogni giorno di maggio il rosario per la pace, in particolare per quanto sta accadendo a Mariupol la città di Maria, barbaramente bombardata e distrutta".

Il Papa ha poi rinnovato la richiesta di corridoi umanitari sicuri per quanti sono intrappolati nell'acciaieria Azovstal e ha ribadito la sua sofferenza di fronte alle "terribili notizie" che riguardano anche "bambini espulsi e deportati".  “Di fronte a questo macabro regresso dell'umanità -ha proseguito- mi chiedo, insieme a tante persone, se si stia veramente ricercando la pace, se ci sia la volontà di evitare la escalation militare e verbale. Non ci si arrenda alla logica della violenza perversa, si depongano le armi e si imbocchi la via del dialogo e della pace".

Bergoglio ha poi ricordato, in occasione del 1 maggio, gli operai morti sul lavoro, una “tragedia anche troppo diffusa ".  

Parole anche per i giornalisti e per chi opera nell’informazione. "Il 3 maggio si celebra la giornata mondiale della libertà di Stampa -ha detto il Papa. Rendo omaggio ai giornalisti che pagano di persona per servire questo diritto, 7 sono morti l'anno scorso e 350 sono stati feriti. Un grazie speciale a quanti con coraggio ci informano sulle piaghe dell'umanità". 

“Di fronte a questo macabro regresso dell'umanità mi chiedo se si stia veramente ricercando la pace, se ci sia la volontà di evitare la escalation militare e verbale. Non ci si arrenda alla logica della violenza perversa, si depongano le armi" 

Papa Francesco