Spiragli di dialogo

Prove di pace in Ucraina, Zelensky apre alla trattativa con la rinuncia alla Crimea

In un intervento alla Chatham House di Londra, il presidente ucraino si è detto disposto al compromesso con la Russia se le forze di Mosca si ritirassero "sulle posizioni del 23 febbraio"

Prove di pace in Ucraina, Zelensky apre alla trattativa con la rinuncia alla Crimea
Facebook/Zelensky
Zelensky intervento a Chatham House

Sembrerebbe aprirsi uno spiraglio sulle difficili trattative per la pace. L’Ucraina sarebbe disposta ad accettare un accordo di compromesso con la Russia se le forze militari di Mosca si ritirassero "sulle posizioni del 23 febbraio".  Ad affermarlo è stato il presidente ucraino Volodomyr Zelensky, intervenuto in video conferenza alla Chatham House di Londra, lasciando intendere che Kiev rinuncerebbe alla restituzione della Crimea, annessa nel 2014.

Un’affermazione che, in realtà, non troverebbe riscontro in quanto dichiarato da un esponente del Parlamento di Mosca, durante una visita a Kherson: “Putin vuole ancora la guerra. La Russia resterà ‘per sempre’ nel sud dell'Ucraina".

Il ritiro completo dell’Armata russa dalle posizioni conquistate dopo il 24 febbraio, infatti, somiglierebbe troppo a una sconfitta. 

Intanto slitta ancora l'accordo sulle sanzioni e rimangono 'resistenze' sul petrolio. Gli Stati Uniti confermano che difenderanno Svezia e Finlandia in attesa dell'ok di tutta l'Alleanza per la loro adesione alla Nato. Il presidente Joe Biden parteciperà domenica alla videochiamata con i leader del G7 e Zelensky sulla guerra. E il 9 maggio firmerà la legge per velocizzare la consegna delle armi a Kiev.