Lavoro privato

Cade l'obbligo delle mascherine al lavoro, ma in alcuni casi le aziende dovranno fornire le FFp2

Governo, Inail e parti sociali hanno firmato il nuovo protocollo per la prevenzione dei contagi: regole semplificate ma nessun "liberi tutti"

Cade l'obbligo delle mascherine al lavoro, ma in alcuni casi le aziende dovranno fornire le FFp2
Andriy Popov / Alamy / IPA
Maschere Ffp2 in ufficio

Dopo una intensa giornata di confronto fra ministero del Lavoro, ministero della Salute, ministero dello Sviluppo economico, Inail e parti sociali, è stato finalmente siglato il Protocollo condiviso di aggiornamento delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione dei contagi da Covid-19 negli ambienti di lavoro, per quanto riguarda l'impiego privato. L'ultima stesura risaliva al 6 aprile 2021, il nuovo protocollo è più snello e semplificato ma non costituisce un “liberi tutti”, tanto più che viene definito nel pieno di una nuova impennata dei casi di positività.

"Anche se attualmente obbligatorio solo in alcuni settori (quali, ad esempio, trasporti, sanità)" l'uso della mascherina, si legge nel documento, "rimane un presidio importante per la tutela della salute dei lavoratori ai fini della prevenzione del contagio nei contesti di lavoro in ambienti chiusi e condivisi da più lavoratori o aperti al pubblico o dove comunque non sia possibile il distanziamento interpersonale di un metro per le specificità delle attività lavorative. A tal fine, il datore di lavoro assicura la disponibilità di FFp2 al fine di consentirne a tutti i lavoratori l'utilizzo". 

Cade dunque l'obbligo generalizzato a tenere la mascherina, ma sarà il datore di lavoro, "su specifica indicazione del medico competente o del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, sulla base delle specifiche mansioni e dei contesti lavorativi" a individuare "particolari gruppi di lavoratori ai quali fornire adeguati dispositivi di protezione individuali (Ffp2), che dovranno essere indossati, avendo particolare attenzione ai soggetti fragili. Analoghe misure sono individuate anche nell'ipotesi in cui sia necessario gestire un focolaio infettivo in azienda". 

Alla responsabilità dell'azienda sono demandati inoltre il contingentamento di accesso agli spazi comuni, comprese le mense aziendali, le aree fumatori e gli spogliatoi, con la previsione di una ventilazione continua dei locali e di un tempo ridotto di sosta all'interno di tali spazi. Così come l'organizzazione degli spazi e la sanificazione degli spogliatoi, per lasciare nella disponibilità dei lavoratori luoghi per il deposito degli indumenti da lavoro e garantire loro idonee condizioni igieniche sanitarie. Garantendo la sanificazione periodica e la pulizia giornaliera, con appositi detergenti, dei locali delle mense, delle tastiere dei distributori di bevande e snack

Le parti si impegnano infine a tornare a incontrarsi se cambierà il quadro epidemiologico "e, comunque, entro il 31 ottobre 2022 per verificare l'aggiornamento delle medesime misure".

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