Le parole del presidente del Movimento 5 Stelle

Conte contro Di Maio: "Che dia lezioni di democrazia fa sorridere"

“Il mio telefono non è mai squillato”, ha risposto poi a chi gli ha fatto notare le parole di Di Maio sulla mancanza di democrazia interna nel M5s

Conte contro Di Maio: "Che dia lezioni di democrazia fa sorridere"
(Rainews24)
Giuseppe Conte

Affondo del presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte sul ministro degli Esteri Luigi Di Maio. “Il mio telefono non è mai squillato”, ha risposto a chi gli ha fatto notare le parole di Di Maio sulla mancanza di democrazia interna nel M5s. 

“La posizione del Movimento è stata ribadita nel consiglio nazionale e Di Maio si è anche dimesso dal comitato di garanzia”, ha aggiunto. 

“" Oggi stanno partendo le autocandidature affinché anche singoli iscritti possano entrare a far parte del consiglio nazionale. L’organismo arriverà a 22 componenti con rappresentanti eletti direttamente dal territorio nazionale. Quando era leader Di Maio – ha poi precisato Conte - quello statuto prevedeva un solo organo, il capo politico. Che ora faccia lezioni di democrazia interna a questa comunità fa sorridere”. 

Di Maio vuole fondare un nuovo partito? Ce lo dirà lui in queste ore. Siamo alla vigilia di un appuntamento importante con la valutazione sul doppio mandato. Quindi è un momento di fibrillazione preventivabile per le sorti di moltissime persone del movimento”, ha poi detto Conte.

Poi ha aggiunto riferendosi agli appuntamenti elettorali in Campania dove ha partecipato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio: “Io in campagna elettorale ho messo la faccia dappertutto, da nord a sud, non sono andato in due posti soltanto. Ho fatto due conferenze stampa” dopo le amministrative. 

So come assumermi la responsabilità quando si ha una leadership politica”, ha precisato. 

Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio aveva detto ai cronisti questa mattina commentando il risultato elettorale: “È normale che l’elettorato sia disorientato ma alle elezioni amministrative non siamo andati mai così male”.

E poi aveva aggiunto: “Credo che M5S debba fare un grande sforzo nella direzione della democrazia interna: nel nuovo corso servirebbe più inclusività, anche a soggetti esterni”. E ancora, rivolgendosi ai cronisti: “Lo dico a voi perché non esiste un altro posto dove poterlo dire”.

Parlando della presenza pentastellata nella maggioranza: “Non credo che possiamo stare nel governo e poi, per imitare Salvini, un giorno sì e uno no, si va ad attaccare il governo”, ha sottolineato Di Maio.

“La diplomazia lavora sette giorni su sette dal primo giorno di questa guerra, anche da prima che scoppiasse, non lavora solo la domenica”, ha dichiarato il ministro degli Esteri.

Negli scorsi giorni il Presidente del M5s, Giuseppe Conte, parlando del conflitto in Ucraina aveva sostenuto che “gli sforzi per la pace non vanno fatti solo di domenica. Non va fatto un tentativo e poi si continua a fare la guerra”.