L'allarme della Fiaso

Covid, in aumento i ricoveri e i pazienti con sindromi respiratorie

Giovanni Migliore: “Tornano a essere necessarie l'assistenza respiratoria e la ventilazione. Il 38% dei pazienti in intensiva non è vaccinato”

Covid, in aumento i ricoveri e i pazienti con sindromi respiratorie
Il reparto covid di un ospedale in Germania

Torna a salire in maniera consistente la curva dei ricoveri Covid. L’allarme arriva dal report Fiaso, la Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere sugli ospedali sentinella. Nella rilevazione del 28 giugno si registra un incremento pari al 17,7% del totale dei ricoveri. A incidere maggiormente sul rialzo sono i pazienti ricoverati nei reparti ordinari che aumentano complessivamente del 20,9%. Pesano, in particolare, i ricoverati “per Covid” ovvero con sindromi respiratorie e polmonari che salgono del 34,5%, mentre i pazienti “con Covid”, cioè coloro che arrivano in ospedale per altre malattie e vengono trovati incidentalmente positivi, salgono del 10%.

Nelle terapie intensive attualmente i numeri sono bassi e la variazione rischia di essere poco indicativa. Il dato tuttavia, è in linea con gli abituali trend delle terapie intensive che crescono sempre dopo rispetto all'aumento dei ricoveri in ordinario. 

Il 38% dei pazienti in intensiva risulta non vaccinato, percentuale che schizza al 56% tra chi ha sviluppato una patologia polmonare ed è ricoverato “per Covid”. 

Da sottolineare inoltre l'abbassamento dell'età media dei ricoverati in terapia intensiva: 59 anni i vaccinati e 48 i non vaccinati

"L'aumento dei ricoveri registrato oggi è significativo non solo per il rialzo del numero di pazienti, ma soprattutto perchè torna a crescere la prevalenza della patologia polmonare tipica del virus Sars-Cov-2, i cosiddetti ricoverati per Covid", osserva il presidente di Fiaso, Giovanni Migliore che aggiunge: "Mentre negli ultimi mesi la gestione clinica del paziente Covid ha portato alla realizzazione di reparti multidisciplinari nei quali finivano i malati con fratture o patologie internistiche e chirurgiche, trovati incidentalmente positivi al virus ma bisognosi di assistenza specialistica per altre patologie, adesso tornano a essere necessarie l'assistenza respiratoria e la ventilazione. Va considerato che tutti i pazienti vaccinati e ricoverati hanno ormai fatto l'ultima dose da oltre 6 mesi e questo aumenta il rischio che ci sia un rialzo dei ricoveri nelle prossime settimane". 

Anche nella fascia di età pediatrica si registra un aumento di ricoveri, del 13,3%. Il dato emerge dalla rilevazione nei quattro ospedali sentinella e nei reparti di pediatria aderenti alla rete Fiaso. I pazienti sono per lo più bambini molto piccoli tra 0 e 4 anni (66,7%). Anche per i bambini, l'aumento si concentra sui ricoveri “per Covid”.