Visita di due giorni

Draghi in visita in Israele, tra autorità e comunità italiana: "I nostri legami si sono rafforzati"

Il premier ha incontrato il presidente della Repubblica e, nelle prossime ore, avrà colloqui con il premier Bennett e il ministro degli Esteri Lapid. Giunta in Israele anche la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen

Draghi in visita in Israele, tra autorità e comunità italiana: "I nostri legami si sono rafforzati"
EPA/Maya Alleruzzo
Il ministro degli Esteri israeliano Yair Lapid stringe la mano al primo ministro italiano Mario Draghi

“Da 60 anni questo Tempio rappresenta un punto culturale per gli italiani in Israele. È un pezzo di Italia in Israele" dice il premier Mario Draghi nel corso della sua visita al Tempio italiano di Gerusalemme, all’inizio della due giorni in Medio Oriente. “Dal dopoguerra ad oggi – aggiunge il presidente del Consiglio – i legami tra Italia e Israele si sono rafforzati in ogni campo. Nella ricerca, tramite la collaborazione universitaria e il lavoro dei singoli - come Giulio Racah, che contribuì in modo significativo a sviluppare la fisica qui in Israele. Nell'economia, grazie alle floride attività imprenditoriali di emigranti italiani in Israele e di israeliani in Italia. Nel campo della cultura, dal cinema alla letteratura, dall'architettura al design” illustra Draghi.

“Le istituzioni italiane sono attive nella lotta all'antisemitismo. Il governo è impegnato a rafforzare la memoria della Shoah, vogliamo promuovere la conoscenza della cultura ebraica nei musei italiani” ha detto ancora Draghi, precisando che l’Italia vuole “contrastare l'ignoranza e sconfiggere l'indifferenza”. Il riferimento è alle leggi razziali promosse dal Fascismo e il premier non si sottrae a parole esplicite di condanna in questo senso: “Lo sviluppo della comunità italiana è direttamente legata ai terribili fatti del Ventennio, in particolare all'introduzione delle leggi razziali nel 1938. Le enormi colpe del nazifascismo e gli orrori della guerra non hanno diminuito l'importanza della diaspora ebraica in Italia, che ancora oggi è ricca di energia, spirito, tradizione”.

Il presidente del Consiglio, giunto nel primo pomeriggio in Israele, ha già incontrato il presidente della Repubblica Isaac Herzog presso il palazzo presidenziale, per poi recarsi al Tempio italiano di Gerusalemme, dove ha visitato il Museo di arte ebraica “Umberto Nahon” e la Sinagoga italiana, incontrando i rappresentanti della comunità di origine italiana presente nel Paese mediorientale. Sono previsti incontri nelle prossime ore con il primo ministro Naftali Bennett (domani) e il ministro degli Esteri Yair Lapid (alle 19 di oggi, alla Knessett, il Parlamento israeliano). Con quest'ultimo, in particolare, si è trattato di rafforzamento dei legami tra Israele e Italia, la situazione geopolitica sulla scia della guerra in Ucraina e la cooperazione tra i due paesi. Lapid ha definito l'incontro con Draghi “un confronto diplomatico a tutto campo”.

Nell’agenda del premier italiano ci sono incontri con “la comunità ebraica italiana a Gerusalemme, la capitale, che funge da ponte fra i due paesi e le due culture”, ha detto in occasione della partenza l’ambasciatore israeliano in Italia, Dror Eydar. “Visiterà anche lo Yad Vashem, dove potrà osservare da vicino personalmente la nostra storia recente, avvenuta meno di 80 anni fa” ha aggiunto l’ambasciatore Eydar. Domani il presidente del Consiglio si recherà in Palestina per incontrare nel palazzo di Ramallah il primo ministro palestinese, Mohammad Shtayyeh. Qui si terrà la cerimonia di firma di intese bilaterali tra Italia e Palestina; a seguire dichiarazioni congiunte alla stampa. In serata il rientro a Roma da Tel Aviv.

Intanto, in queste ore è giunta in Israele anche la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.