Lavoro

Allarme Landini (Cgil): "Stipendi diminuiti e precarietà aumentata, è urgente il salario minimo"

"Siamo in una situazione di incertezza che non ha pari in Europa" sottolinea il segretario del sindacato, intervenuto a Radio Anch'io. Il ministro Orlando: sul salario minimo serve l'ok della maggioranza, riserve sindacali superabili

Allarme Landini (Cgil): "Stipendi diminuiti e precarietà aumentata, è urgente il salario minimo"
ANSA/ GIANLUIGI BASILIETTI
Le parole del governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco pronunciate ieri “rischio rincorsa tra prezzi e salari” con il debito, alto, che riduce i margini a disposizione, scuotono la maggioranza sul salario minimo. A rincarare la dose di incertezza i dati Istat sempre presentati ieri: a maggio - dice l'istituto di statistica - in Italia l'inflazione vola al 6,9%, un dato che non si vedeva da 36 anni

Discussione aperta tra governo e parti sociali sugli stipendi degli italiani considerati non adeguati alla crisi trascinata dalla pandemia e dalla guerra. Le parole del governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco pronunciate ieri “rischio rincorsa tra prezzi e salari”  con il debito, alto, che riduce i margini a disposizione, scuotono la maggioranza sul salario minimo. A rincarare la dose di incertezza i dati Istat sempre presentati ieri: a maggio - dice l'istituto di statistica -  in Italia l'inflazione vola al 6,9%, un dato che non si vedeva da 36 anni.

“In questi trenta anni sono diminuiti i salari ed è aumentata la precarietà del lavoro”, ha detto il segretario della Cgil, Maurizio Landini in una intervista a Radio Anch'io nella quale ha sottolineato che il salario minimo "serve" e serve garantire ai lavoratori tutti i diritti previsti dai contratti. “Se vogliamo aumentare i salari - ha detto - si deve investire sulla qualità del lavoro e non sulla precarietà”.

"Abbiamo i salari più bassi (d'Europa ndr) e siamo il paese che ha investito meno in innovazione e in ricerca. Siamo in una situazione salariale e di precarietà del lavoro che non ha confronto in Europa", ha sottolineato Landini.

Il fatto su cui "bisogna fare i conti è che se voglio aumentare i salari bisogna investire sulla qualità del lavoro e non sulla precarietà del lavoro. In Italia è passata questa logica invece: nel nostro paese non solo abbiamo i salari più bassi ma siamo il paese che ha investito meno in innovazione e ricerca. E non a caso la situazione non è uguale dappertutto" ma cambia a seconda delle imprese, ha detto il leader della Cgil.

Sul lavoro dipendente c'è un problema di pressione fiscale troppo alta e sottolinea che non è normale che la rendita di impresa sia tassata meno del lavoro dipendente. "Il peso fiscale di questo paese - dice - grava su chi sta peggio oltre ad avere un livello di evasione fiscale è fuori di testa. Non bisogna più pensare che il lavoro dipendente è la macchina da mungere". "È il momento - afferma Landini- di un cambiamento. Il nostro problema non è aumentare una tantum i salari. Abbiamo un problema strutturale, i salari si sono ridotti. I 200 euro una tantum sono un segnale ma non sono sufficienti. Con l'inflazione se ne è andata la tredicesima per chi ce l'ha".  

"Tutti richiamano l'accordo del 1993 - prosegue Landini - vorrei ricordare che quell'accordo per portare l'Italia in Europa si fondava sulla moderazione salariale, su un patto in cui i salari non potevano aumentare oltre l'inflazione. Ma vuol dire che i salari saranno sempre più bassi e che non redistribuisci mai la ricchezza che hai prodotto. Serve un aumento strutturale dei salari. Nel nostro paese abbiamo sempre pensato che lo sviluppo si potesse fare a prescindere dalla qualità del lavoro e dalla qualità dei salari. Oggi le persone pur lavorando sono povere".

Landini ha sottolineato che la contrattazione aziendale non copre più del 20/30% dei lavoratori italiani perchè ci sono molte piccole e piccolissime imprese. "Lo strumento fondamentale per redistribuire - dice - è il contratto nazionale di lavoro. Bisogna aumentare i salari reali a partire dal rinnovo dei contratti. Ci sono categorie che sono da otto anni senza il rinnovo dei contratti. Sono aumentati i contratti pirata perchè non c'è una legge sulla rappresentanza". Per questo dice il capo della Cgil, il salario minimo servirebbe, bisogna agire su "contratti, fisco e legge sulla rappresentanza che recepisca anche il salario minimo nel nostro paese".  

L'intervento di maurizio landini a Radio Anch'io: 

Il peso fiscale di questo paese - dice - grava su chi sta peggio oltre ad avere un livello di evasione fiscale è fuori di testa. Non bisogna più pensare che il lavoro dipendente è la macchina da mungere

Maurizio Landini a Radio Anch'io su Radio1

Andrea Orlando, ministro del lavoro (Ansa)
Andrea Orlando, ministro del lavoro

Sul salario minimo "non credo che il problema sia il Pd, al di là di alcuni particolari nella definizione del testo, credo che il Pd sia d'accordo ad andare avanti. Il problema è trovare una maggioranza che vada oltre i 5s e Pd", ha detto il ministro del lavoro Andrea Orlando intervenuto anche lui a Radio Anch'io su Radio 1. A proposito delle riserve sindacali che ci sono storicamente sul salario minimo, il ministro ha detto che sono superabili: "Si può agganciare il salario minimo all'attività negoziale delle parti sociali, non deve esserci per forza una contrapposizione tra salario minimo legale e la contrattazione. Si possono collegare le cose, ci sono molte modalità".  

"Nel nostro paese i salari sono cresciuti addirittura meno della produttività" e "una tantum o in modo strutturale mi pare che siamo tutti d'accordo che qualche aumento debba essere riconosciuto, poi discutiamo se meglio che siano permanenti o legati alla fiammata inflazionistica", ha aggiunto Orlando. In riferimento alle parole del governatore della Banca d'Italia pronunciate ieri, Orlando ha osservato che "Visco dice che la contrattazione è lo strumento principe per contenere l'inflazione e ricordo ci sono dei lavoratori che non hanno contratti rinnovati. Anche se usassimo il parametro che ci pone il governatore, quello strumento oggi non è usato in molti comparti dell'economia". "Mi pare che in verità - ha aggiunto Orlando - se non si rinnovano i contratti non si fa né l'una né l'altra cosa". 

L'intervento del Ministro Orlando a Radio Anch'io:

Nel nostro paese i salari sono cresciuti addirittura meno della produttività e una tantum o in modo strutturale mi pare che siamo tutti d'accordo che qualche aumento debba essere riconosciuto, poi discutiamo se meglio che siano permanenti o legati alla fiammata inflazionistica

Andrea Orlando a Radio Anch'io su Radio 1

Intervenendo a Mattina24 su Rainews24 anche la sottosegretaria all'economia Maria Cecilia Guerra ha chiarito: "Mi augurerei" che questa sia la legislatura che introduce il salario minimo: "I tempi sono maturi, il salario minimo è assolutamente necessario, nella forma che sta prendendo piede anche nel dibattito con le rappresentanze sindacali".

La sottosegretaria in quota Leu ha evidenziato che "i nostri salari sono molto bassi e bisogna assolutamente affrontare questo tema". C'è poi un problema di "come inglobare dentro i salari la crescita dei prezzi" e "l'attenzione cui ci chiama Visco è che l'inflazione ora è molto alta e quindi in questa fase possiamo fare degli interventi una tantum per evitare di inglobare un tasso di inflazione più alto". "Dal punto di vista dei contratti, i contratti vanno rinnovati, i salari reali devono aumentare", ha affermato.

Maria Cecilia Guerra a Mattina24 Rainews24
Maria Cecilia Guerra a Mattina24