Libano, continuano i tentativi di fuga via mare dal Paese allo stremo: decine trasferiti in Grecia

A bordo di imbarcazioni di fortuna e traghetti, salpano da Tripoli e cercano di raggiungere le coste italiane. Accordo tra Cipro e Beirut per respingere i tentativi di passaggio nel Mediterraneo orientale

Libano, continuano i tentativi di fuga via mare dal Paese allo stremo: decine trasferiti in Grecia
Ansa

Decine di migranti provenienti dal Libano, paese afflitto dalla peggiore crisi finanziaria della sua storia, sono giunti a bordo di varie imbarcazioni di fortuna in prossimità delle coste italiane ma da lì sono stati trasferiti in Grecia. Lo riferiscono stamani media di Beirut che citano alcuni degli stessi migranti, autori di video amatoriali diffusi in rete. Nei filmati, in cui si mostrano decine di persone sul ponte di una nave traghetto, un libanese afferma che l'imbarcazione sulla quale viaggiavano provenienti dal Mediterraneo orientale era arrivata in prossimità delle coste italiane, ma che “la guardia costiera dell'Unione Europea” li ha trasferiti a bordo di una nave in Grecia.

Negli ultimi due anni i tentativi di fuggire dal Libano al collasso economico, dove secondo l'Onu quattro persone su cinque vivono in povertà, è aumentato in maniera esponenziale, facendo registrare un impennata del numero di persone in fuga via mare verso l'Europa. Le autorità del Libano e di Cipro hanno raggiunto un accordo perché si faciliti il respingimento di migranti dall'isola europea verso il Libano.

La zona da cui salpano più spesso le navi di migranti – per lo più di nazionalità libanese, siriana, palestinese - è quella di Tripoli, nel nord del Libano al confine con la Siria. E la destinazione più frequente è ormai l'Italia. Ad aprile più di 30 persone, tra cui donne e bambini, inclusi neonati, sono morti annegati a largo delle coste di Tripoli dopo che una barca della Guardia costiera libanese è intervenuta per fermare lo scafo di migranti.

 Due settimane fa, l'esercito libanese ha arrestato più di 30 persone che tentavano di partire via mare, dalla zona del sud del Libano, sempre verso la Penisola. A maggio, l'esercito aveva arrestato una sessantina di migranti che avevano provato a prendere la via per il mare, ancora una volta in direzione delle coste italiane.

La notizia sui sempre più frequenti tentativi di sbarco nel nostro Paese di migranti libanesi giunge nel giorno in cui il premier incaricato Najib Miqati ha consegnato al presidente della Repubblica libanese Michel Aoun la lista dei ministri del nuovo esecutivo, a un mese e mezzo dalle ultime elezioni. Un segnale insolitamente positivo, quello della formazione del nuovo governo, in una nazione paralizzata dallo stallo politico e dalla crisi economica.