A Roma

No vax, blitz notturno all'ospedale Spallanzani: "I vaccini uccidono"

Il ministro della Salute Speranza: "Un fatto inquietante". L'assessore D'Amato: "Frasi choc, spero gli autori vengano individuati"

No vax, blitz notturno all'ospedale Spallanzani: "I vaccini uccidono"
Ospedale Spallanzani
Spallanzani di Roma: scritte no-vax fuori dall’ospedale

Scritte no vax, realizzate con la vernice rossa sui muri dell’ospedale Spallanzani, sono comparse all’alba lungo il perimetro dell’ingresso e la cancellata. A corredo una firma ripetuta ogni volta, diventata ormai un classico: la W in un cerchio rosso, simbolo identificativo di alcuni gruppi no vax e no green pass (sarebbe la rappresentazione grafica di quattro V, acronimo di una citazione latina che rappresenta il concetto di ricerca di verità: “Vi veri universum vivus vici”, “Con la forza della verità, vivendo, ho conquistato l’universo”). La scansione è regolare, una frase dopo l’altra: “Sui muri la verità, per i diritti e la libertà”; “Propaganda vaccinale, atto criminale”; “Vax=morte”; “Vivi”; “Vaccino forzato =sterminio legalizzato”; “I vaccini uccidono”; “Vaxate i bambini, siete mostri assassini”. E sul cancello in ferro: “Vivi”, e il ritorno della doppia V, la sigla del movimento. 

Minacce e intimidazioni ora al vaglio della polizia, che analizzerà le telecamere di sorveglianza in cerca di risposte su chi possa aver agito in un arco di tempo comunque prolungato eludendo la sorveglianza. La protesta si riaccende proprio nel momento in cui la campagna vaccinale riprende vigore in risposta all’aumento di casi per l’ultima variante del virus, Omicron 5. “Oggi come ieri le varianti di Sars-CoV-2 non devono spaventarci. Restano sorvegliate speciali — ha detto nei giorni scorsi il direttore generale dello Spallanzani, Francesco Vaia — e vanno studiate, così come stiamo continuando a fare. No quindi ad allarmismi, ma vanno aggiornati gli strumenti, i vaccini e le terapie. E servono interventi di sistema sui luoghi della socialità, per un autunno che non ci colga impreparati”. Il 21 giugno scorso analoghe scritte no vax sono comparse sui muri della sede dell’Ordine dei medici di Palermo. “Un raid vile e irragionevole” in seguito al quale il presidente dell’Omceo di Palermo Toti Amato ha presentato denuncia. Imbrattata di rosso giorni fa anche la scuola di via Brambilla a Como: sul cancello d’entrata, la scritta rossa “I vaccini uccidono”, completata nell’altra metà dell’inferriata dall’appello “Salviamo i bimbi”. Anche qui la W sovraimpressa a un cerchio rosso. I primi episodi di opposizione ai vaccini in questa nuova ondata pandemica risalgono a gennaio scorso, a Treviso, dove rimane ancora sconosciuta la mano — pare sempre la stessa — del vandalo che con la bomboletta di vernice ha ripetuto slogan no vax in rosso sulle mura di edifici comunali e scuole pubbliche. Una vera e propria campagna, a vedere la frequenza dei raid. 

Tempestive le parole del ministro della Salute Roberto Speranza: “le scritte intimidatorie comparse stamattina all'ingresso dello Spallanzani rappresentano un fatto inquietante. Esprimo la mia vicinanza e solidarietà ai medici, agli infermieri e a tutti i professionisti che vi lavorano e che sono stati protagonisti nella lotta contro la pandemia. Non dobbiamo dimenticare - aggiunge Speranza - mai che la campagna vaccinale in tutto il mondo ha salvato la vita a milioni di persone”. Per l’assessore alla Salute del Lazio, Alessio D’Amato, quelle comparse allo Spallanzani sono “frasi choc e farneticazioni. Condanno fortemente questo gesto vile ed auspico che gli autori siano presto individuati. Questi vigliacchi non hanno rispetto di chi in prima fila sta combattendo per difendere la salute di tutti”.

Alle ore 11.30 il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, l’Assessore alla Sanità, Alessio D'Amato e il Ministro della Salute, Roberto Speranza davanti all’Istituto Spallanzani di Roma per esprimere vicinanza agli operatori e le operatrici dell’Istituto sempre in prima linea nel contrasto alla pandemia dopo le scritte no vax apparse sui muri della struttura.