Conferenza stampa della direttrice dell'Fmi, Kristalina Georgieva

Fmi: gli Usa davanti a un "percorso stretto per evitare la recessione"

Con l'alta inflazione e il rialzo dei tassi calano le previsioni di crescita per il Pil Usa al 2,9% nel 2022 contro il 3,7% previsto in aprile. Per il 2023, si scende all'1,7%. Il Fondo esorta gli Usa a rimuovere i dazi "per stimolare l'economia"

Fmi: gli Usa davanti a un "percorso stretto per evitare la recessione"
@flickr
Kristalina Georgieva. Sebbene il Fmi sia fiducioso che i rialzi dei tassi della Fed faranno scendere l'inflazione, è consapevole che "il percorso per evitare una recessione si sta restringendo", ha affermato in un comunicato.

Gli Stati Uniti hanno davanti "un percorso stretto per evitare una recessione". Lo ha detto oggi in conferenza stampa la numero uno del Fondo monetario internazionale (Fmi), Kristalina Georgieva. L'inflazione e i rialzi dei tassi hanno fatto ridurre le previsioni di crescita per il Pil Usa, al 2,9% nel 2022 contro il 3,7% previsto in aprile. Per il 2023, la crescita stimata scende ulteriormente all'1,7%, secondo queste nuove proiezioni. Il Fondo monetario ha anche invitato Washington a rimuovere i dazi doganali imposti cinque anni fa, per "stimolare la performance economica e allentare i vincoli di approvvigionamento".

Sebbene il Fmi sia fiducioso che i rialzi dei tassi della Fed - la Banca centrale Usa - faranno scendere l'inflazione, è consapevole che "il percorso per evitare una recessione si sta restringendo", ha affermato in un comunicato.    

Georgieva ha affermato che è importante riconoscere "l'incertezza" che circonda la situazione attuale: "L'economia continua a riprendersi dalla pandemia e importanti shock sono in atto a causa dell'invasione russa dell'Ucraina e delle chiusure in Cina", ha dichiarato. "Ulteriori shock negativi renderebbero inevitabilmente la situazione più difficile". Georgieva ha incontrato la Segretaria al Tesoro statunitense Janet Yellen e il Presidente della Fed Jerome Powell che "non hanno lasciato dubbi sul loro impegno a riportare l'inflazione verso il basso" come "ingrediente critico per aumentare i redditi delle famiglie e garantire una crescita forte e sostenuta". Georgieva ha convenuto che portare rapidamente il tasso di interesse di riferimento al 3,5-4,0% "è la politica corretta".

Riguardo ai dazi commerciali imposti dall'ex presidente Donald Trump, l'Fmi ha esortato Washington a rimuoverli. "Soprattutto in un momento in cui l'inflazione è alta e le catene di approvvigionamento sono tese... possiamo vedere chiari benefici nel revocare le tariffe introdotte negli ultimi 5 anni", ha dichiarato la numero uno del Fondo monetario internazionale Kristalina Georgieva.    

Secondo il rapporto del Fmi, la rimozione delle tariffe su acciaio, alluminio e una serie di prodotti provenienti dalla Cina "sosterrebbe la crescita e contribuirebbe a ridurre l'inflazione".