Siccità, Curcio: "Possibile stato di emergenza e razionamento dell'acqua"

Il capo della Protezione Civile: "Mosse da definire entro poche settimane. In un anno quasi il 50% di pioggia e il 70% di neve in meno". Da valutare anche il rischio degli incendi e come poterli spegnere

Siccità, Curcio: "Possibile stato di emergenza e razionamento dell'acqua"
Ansa
Allarme Siccità: una foto esemplificativa del fiume PO ai minimi a Boretto, Reggio Emilia

“Non si può escludere il razionamento diurno dell’acqua”.

Fabrizio Curcio, capo della Protezione Civile, ha chiaramente espresso la preoccupazione per le settimane di siccità che ci attendono: “I criteri li stiamo definendo con le regioni e soprattutto le misure. Penso nelle prossime giornate, al massimo prossime settimane avremo chiare le misure e potremo fare la dichiarazione dello stato di emergenza”. 

"In alcune zone non è escluso il fatto che il razionamento dell'acqua porti a una chiusura temporanea" dei rubinetti "anche nelle ore diurne. Bisognerà capire anche quali sono i segnali delle prossime settimane. Noi vediamo ancora grande carenza di acqua. Poi avremo anche dei momenti in cui l'acqua arriverà tutta insieme", ha aggiunto Curcio dando a intendere che, di contro, ci si deve aspettare temporali con furia monsonica che, negli anni sempre più spesso, si abbattono sul nostro Paese a causa di una tropicalizzazione del clima. 

Altro gravoso problema è quello degli incendi che quest'anno sono più del doppio dello scorso e oltre 6 volte di più del 2020: “Dal 15 di giugno a ieri ci sono state quasi 199 schede di intervento contro le 80 del 2021 e le 30 del 2020. Siamo molto preoccupati perché questa è un'altra di quelle gestioni che, al di là delle flotte - che sono state potenziate - , quando parte un incendio con le condizioni avverse in giornate così secche è veramente difficile gestire".

"La fotografia in Italia è un 40-50% di acqua piovuta in meno quest'anno rispetto alle medie degli ultimi anni. Abbiamo avuto fino al 70% di neve in meno. Abbiamo fiumi come il Po che ha portate fino all'80% in meno. La situazione generale è di carenza di risorsa idrica, di pioggia. In alcune aree diventa impattante in maniera assolutamente importante sulla produzione agricola, ittica e dell'energia elettrica". 

"La situazione - ha spiegato Curcio - è generalmente complessa su tutto il Paese; poi abbiamo delle aree particolarmente colpite come il bacino del Po, le Alpi orientali, e alcune zone del centro. Il problema è diffuso in ambito nazionale".