Manifestazioni come per la Rivoluzione dei Gelsomini

Tunisia: migliaia in piazza contro il Presidente Kais Saied e la sua "nuova costituzione"

Due settimane fa il presidente ha organizzato un "dialogo nazionale" per redigere una nuova costituzione, in vista delle elezioni legislative previste per dicembre

Tunisia: migliaia in piazza contro il Presidente Kais Saied e la sua "nuova costituzione"
Aprati/Giusti
Manifestazioni a Tunisi

Centinaia di persone hanno manifestato a Tunisi contro il progetto di una nuova Costituzione che deve essere sottoposto a referendum a luglio e la destituzione di 57 giudici da parte del presidente Kais Saied. "Il popolo vuole l'indipendenza della giustizia" e "Costituzione, libertà e dignità", sono stati gli slogan scanditi dai manifestanti scesi in piazza dopo l'appello del "Fronte di salvezza nazionale", una coalizione d'opposizione. Due settimane fa il presidente ha organizzato un "dialogo nazionale" per redigere una nuova costituzione, in vista delle elezioni legislative previste per dicembre. Il dialogo è stato boicottato dall'opposizione, compresa la potente organizzazione sindacale UGTT, che ritiene che siano esclusi gli attori chiave della società civile e i partiti politici.

Secondo la Reuters il leader dell’Ugtt Tabboubi ha dichiarato di essere stato “preso di mira” dalle autorità dopo essersi rifiutato di partecipare ai colloqui sulla nuova Costituzione. Fonti vicine all'organizzazione hanno confermato i timori che il presidente avrebbe usato la magistratura per prendere di mira il sindacato. E l'11 giugno la polizia tunisina ha arrestato il giornalista Salah Attia per aver dichiarato ad Al Jazeera che Kais Saied aveva chiesto all’esercito di chiudere il quartier generale del sindacato e di mettere i suoi leader agli arresti domiciliari.

In piazza, ieri, anche migliaia di sostenitori del Partito Destouriano Libero (Pdl), guidato dalla "pasionaria" Abir Moussi per esprimere la loro contrarietà allo svolgimento del referendum sulla costituzione del prossimo 25 luglio. Moussi ha denunciato in un discorso alla folla gli "abusi" della Commissione elettorale (Isie) così come voluta da Saied, lamentando l'esclusione del suo partito dal Dialogo nazionale e dalla preparazione della bozza costituzionale

Tunisia:sostenitori pasionaria Moussi in piazza contro Saied Ansa
Tunisia:sostenitori pasionaria Moussi in piazza contro Saied

Cosa succede in Tunisia a oltre 10 anni dall’inizio della Rivoluzione dei Gelsomini ( 17 dicembre 2010 quando l’attivista Mohamed Bouazizi  si diede fuoco in seguito a maltrattamenti subiti da parte della polizia)? Siamo di fronte ad un’altra possibile rivoluzione?

Giovedì 16 giugno l’intero Paese nordafricano è stato paralizzato da uno sciopero generale del settore pubblico, che ha interessato 159 amministrazioni e aziende pubbliche e coinvolto circa tre milioni di lavoratori. Voli annullati, mezzi di trasporto bloccati, poste, farmacie e università chiuse.

Il settore pubblico protesta contro la decisione del capo dello Stato di congelare i salari e tagliare i sussidi facendosi scudo dell’accordo del governo per garantire un prestito di quattro miliardi di dollari dal Fondo monetario internazionale.

 

Matteo Giusti, giornalista di Limes, fa una fotografia della situazione per Rainews.it

 

I manifestanti a Tunisi hanno risposto agli appelli delle organizzazioni di opposizione, incluso il partito di ispirazione islamista Ennahdha, cantando "costituzione, libertà e dignità". Lo riporta l'emittente France 24. I gruppi per i diritti umani hanno condannato il licenziamento da parte di  Saied dei 57 giudici come un "colpo profondo all'indipendenza della magistratura".

La nuova costituzione è il fulcro dei piani di riforma di Saied e dovrebbe andare al referendum un anno dopo il licenziamento del governo e la sospensione del parlamento. Da allora Saied ha esteso, gradualmente e costantemente, la sua presa di potere, anche sciogliendo il parlamento a marzo. 

"Il referendum non è altro che una frode", ha affermato Ali Larayedh, leader di Ennahdha, che era il più grande partito del parlamento e un attore chiave nel governo licenziato dal presidente.

"Stiamo manifestando contro l'esclusione dell'autorità giudiziaria e contro il colpo di stato che prende di mira la costituzione", ha detto.

La costituzione del 2014, un compromesso conquistato a fatica tra Ennahdha e i suoi rivali laici, ha creato un sistema in cui sia il presidente che il parlamento hanno poteri esecutivi. È stata adottata tre anni dopo la rivoluzione del 2011 nel paese nord africano. 

Manifestazioni a Tunisi Aprati/Giusti
Manifestazioni a Tunisi