La scheda

Alla Camera si vota la fiducia sul Dl aiuti

Il decreto aiuti fu approvato in Consiglio dei ministri già a Maggio, l'impianto è rimasto pressoché lo stesso

Alla Camera si vota la fiducia sul Dl aiuti
(Ansa)
L'Aula della Camera durante il voto alla Fiducia sul Milleproroghe. Roma

Si parte dai 17 miliardi di euro per mitigare l'impatto del rincaro di materie prime ed energia; poi c’è il bonus di 200 euro a pensionati e lavoratori con reddito fino a 35.000 euro; viene esteso anche al terzo trimestre 2022 l’ampliamento della platea dei beneficiari dello sconto in bolletta; sono previsti crediti di imposta per il consumo energetico delle imprese. Su quest’ultimo punto la Lega chiede di ignorare la regola europea del limite di 200 mila euro ai crediti d’imposta su energia e gas, ma appunto è una norma europea per cui resterà.

La questione superbonus 110 per cento: nessuna nuova proroga, ma una riformulazione delle cessioni del credito d'imposta, sempre nel limite di quattro. Con effetto retroattivo, l'ultima cessione potrà essere effettuata a qualunque impresa: l'obiettivo è di superare i limiti della capienza fiscale delle banche e sbloccare i vecchi crediti rimasti incagliati. Per un ulteriore sblocco della cessione del credito, come chiedevano i 5 Stelle, serviva uno stanziamento di 3 miliardi di euro, per cui non si farà.

Capitolo reddito di cittadinanza: diventerà più facile perdere i benefici. Le offerte dei datori di lavoro privati varranno come quelle dei centri per l’impiego e faranno numero nel conteggio dei rifiuti che portano alla perdita dell’assegno. È stata una richiesta di Forza Italia, appoggiata anche dagli ex M5S di Insieme per il futuro. Ira dei 5 Stelle.

Un'altra delle richieste di Conte a Draghi era limitare i poteri nella gestione dei rifiuti del sindaco di Roma in modo da ostacolare la realizzazione dell’inceneritore di Roma. Richiesta bocciata, resteranno i poteri in capo al sindaco Roberto Gualtieri