In aumento i casi di attualmente positivi

Gimbe, in un mese raddoppiati i ricoveri, +16% intensive in una settimana

La diffusione virus si riflette sugli ospedali. In aumento i casi positivi. Cartabellotta: “Cruciale effettuare la quarta dose subito con i vaccini attuali seppur 'vecchi'”

Gimbe, in un mese raddoppiati i ricoveri, +16% intensive in una settimana
(GettyImages)
terapia intensiva

In un mese sono più che raddoppiati i ricoveri Covid ordinari e in terapia intensiva. È quanto emerge dal monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe. Solo nell'ultima settimana da 6 al 12 luglio si sono avuti +52 (+16,1%) in terapia intensiva e +1.721 (+21,5%) nei reparti ordinari. “In particolare, nell’ultimo mese in area critica i ricoveri sono raddoppiati passando da 183 il 12 giugno a 375 il 12 luglio; in area medica, invece, sono più che raddoppiati passando da 4.076 l'11 giugno a 9.724 il 12 luglio", sottolinea Marco Mosti, direttore Operativo della Fondazione.

Al 12 luglio il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti Covid è del 15,1% in area medica (va dal 7,8% del Piemonte al 40,2% dell'Umbria) e del 4,1% in area critica (va dallo 0% della Basilicata al 9,3% dell'Umbria). "L'incremento dei casi Covid delle ultime settimane - afferma il Direttore Operativo della Fondazione Gimbe - si riflette sugli ingressi in terapia intensiva, che registrano una media di 47 ingressi al giorno rispetto ai 40 della settimana precedente".  

In aumento, rileva il monitoraggio Gimbe, sono anche i casi di attualmente positivi (1.350.481 rispetto a 1.087.272 della settimana prima) e le persone in isolamento domiciliare (1.340.382 rispetto a 1.078.946).   

Cartabellotta: “Inaccettabile la libera circolazione del virus”

"Nelle prossime settimane - spiega Nino Cartabellotta, presidente Gimbe - dobbiamo aspettarci un ulteriore aumento di ricoveri ospedalieri e decessi: questo rende del tutto inaccettabile l'idea di far circolare liberamente il virus. Infatti, se da un lato l'ipotesi di potenziare l'immunità di popolazione con un 'booster naturale' è molto suggestiva, dall'altro la popolazione over 50 suscettibile è troppo numerosa". 

Inoltre, aggiunge, "questa 'strategia' non tiene conto dell'impatto del long Covid, la cui incidenza è correlata al numero di infezioni. Infine, una circolazione incontrollata di un virus così contagioso come Omicron 5 rischia di determinare una vera e propria paralisi di vari servizi. Ecco perché - sottolinea Cartabellotta - rimane fondamentale arginare la circolazione del virus utilizzando le mascherine al chiuso, in particolare in luoghi affollati e poco ventilati, oltre che all'aperto in condizioni di grandi assembramenti con attività ad elevata probabilità di contagio".

Cartabellotta: “È cruciale effettuare la quarta dose subito con i vaccini ‘vecchi comunque efficaci contro le varianti”

Nel commentare i dati dell'ultimo monitoraggio che segnalano una frenata nella crescita dei nuovi casi negli ultimi 7 giorni il presidente della Fondazione Gimbe ha dichiarato che "se da un lato nell’ultima settimana il rallentamento nella crescita dei nuovi casi lascia intravedere il raggiungimento del picco, dall’altro è bene essere consapevoli che la durata del plateau e la successiva discesa della curva potrebbero essere molto lenti, anche in ragione del numero di casi non noti alle statistiche ufficiali". E prosegue Cartabellotta, "tenendo conto del quadro di elevata circolazione virale è cruciale effettuare la quarta dose subito con i vaccini attuali che, seppur 'vecchi', si sono dimostrati ampiamente efficaci nel riportare a livelli elevati la copertura nei confronti della malattia grave, che declina progressivamente a 120 giorni dalla terza dose".

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