Continua a salire la curva dei contagi Covid.
L’ultimo report settimanale dell’Istituto superiore di sanità “Covid-19: Sorveglianza, impatto delle infezioni ed efficacia vaccinale”, aggiornato al 14 luglio, conferma come il tasso di incidenza e il tasso di ospedalizzazione siano in costante aumento.
L’incidenza settimanale a livello nazionale tocca quota 1158 ogni 100.000 abitanti rispetto ai 1071 ogni 100.000 dello scorso 7 luglio.
Il tasso di occupazione in terapia intensiva sale al 3,9% (vs 3,5% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 7 luglio), mentre il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale veleggia verso il 15,8% vs 13,3% del 7 luglio.
Nel periodo 22 giugno – 5 luglio 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,34 (range 1,30-1,40), in diminuzione rispetto alla settimana precedente, ma oltre la soglia epidemica.
Nessuna Regione o provincia autonoma è classificata a rischio basso. Tredici Regioni o Pa sono classificate a rischio moderato mentre 8 Regioni/Pa sono classificate a rischio alto per la presenza di molteplici allerte di resilienza e una per non aver raggiunto la soglia minima di qualità dei dati trasmessi all’ISS.
Diciannove Regioni/Pa riportano almeno una allerta di resilienza e sette riportano molteplici allerte di resilienza.
La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in lieve aumento (11% vs 10% della scorsa settimana). In diminuzione la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (39% vs 41%), e in aumento la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (50% vs 49%).
In Italia è predominante al 75% la sottovariante BA.5 della Omicron e quest'ultima variante del virus SarsCoV2 continua ad avere una prevalenza stimata al 100%, indicano i dati, aggiornati al 5 luglio, risultato dell'indagine rapida condotta dall'Istituto Superiore di Sanità e dal ministero della Salute con i laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler.