La crisi di governo

Da Bruxelles a Washington occhi su Roma. I media esteri temono un salto nel buio dell'Italia

Il governo di unità nazionale del premier Mario Draghi, che ha "restituito influenza e credibilità" all'Italia, cade lasciando il paese avviato verso una "nuova stagione di caos politico in un momento critico anche in l'Ue" scrive il New York Times

Da Bruxelles a Washington occhi su Roma. I media esteri temono un salto nel buio dell'Italia
ansa/claudio peri
Mario Draghi lascia l'aula del Senato

La crisi di governo in Italia e l'addio che si profila di Mario Draghi sono in cima alle preoccupazioni dei partner occidentali e delle istituzioni europee in questo momento così complicato, tra la guerra in Ucraina, l'emergenza energia e l'impennata dell'inflazione.   

"Il balletto degli irresponsabili contro Draghi può provocare una tempesta perfetta", sottolinea Paolo Gentiloni in un durissimo tweet, aggiungendo che "ora è tempo di voler bene all'Italia". "Ci aspettano mesi difficili, ma siamo un grande Paese", è l'unico messaggio di ottimismo del commissario Ue all'Economia.

Sempre da Bruxelles il Gruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo punta il dito contro i "populisti, assieme al partito popolare, che sono i responsabili della crisi", scrive la presidente Iratxe Garcia Perez. La Commissione ufficialmente non commenta, ma rimanda agli stretti legami tra Draghi e Von der Leyen che aveva sottolineato non più tardi di qualche giorno fa.   

Anche dagli Stati Uniti, pur senza volere commentare le questioni di politica interna, nel "rispetto" delle decisioni italiane, la Casa Bianca fa sapere che "la partnership con l'Italia è forte e continueremo a collaborare a stretto contatto su una serie di questioni prioritarie, tra le quali il sostegno all'Ucraina contro l'aggressione della Russia". Ma non è un mistero che anche a Washington ci sia ansia per quanto sta accadendo a Roma. Joe Biden, già durante il primo strappo di M5s, aveva sottolineato di nutrire "grande rispetto e considerazione nei confronti di Draghi".   

Più diretti sono i media internazionali, nelle cui analisi traspare soprattutto la sensazione che l'Italia stia per compiere un salto nel vuoto silurando un leader forte e apprezzato da tutte le cancellerie alleate. La Bbc rileva come "la terza economia più grande dell'Ue ora sembri destinata a elezioni anticipate", con l'effetto di "ritardare le tanto necessarie riforme, così come l'approvazione del bilancio del prossimo anno". L'emittente britannica ricorda se ce ne fosse bisogno che l'Italia "è il principale destinatario di sovvenzioni e prestiti del Recovery Fund, e la prossima parte di aiuti dipenderà da una serie di riforme".

Secondo Le Monde, "qualunque sia l'esito di questa telenovela politica italiana, l'agenzia di rating Fitch ritiene che sia sintomo di una grande incertezza politica, anche se si evitassero le elezioni anticipate, rendendo ancora più difficili le riforme strutturali e fiscali". Mentre nei mercati la possibilità che Draghi vada via "ha riacceso i timori diun'impennata dello spread, che potrebbe rivelarsi esplosiva perl'eurozona".   

Dagli Usa il Washington Post rileva che quanto è accaduto a Roma "ha posto fine a un periodo di relativa unità politica e destabilizza la terza economia più grande dell'Unione Europea, di cui Draghi era ampiamente considerato un garante, così come della reputazione internazionale del governo. Ma i partiti politici, uno dopo l'altro, oggi hanno deciso che l'Italia sarebbe stata meglio con qualcos'altro". 

Il New York Times, invece, sottolinea come l'uscita di Draghi sia un "colpo pungente per l'Italia e l'Europa. L'ex presidente della Bce che ha aiutato a salvare l'euro ha usato la sua levatura per un breve periodo d'oro per l'Italia dopo aver assunto l'incarico di premier nel 2021". Il governo di unità nazionale del premier Mario Draghi, che ha "restituito influenza e credibilità" all'Italia, cade lasciando il paese avviato verso una "nuova stagione di caos politico in un momento critico in cui l'Ue" cerca di mantenersi unita di fronte alla Russia e rilanciare la sua economia.