Il bilancio dei Mondiali di atletica in Oregon

Eugene non è Tokyo, ma grazie a Stano suona l'inno di Mameli all'Hayward Field

Stano ha salvato il medagliere di un’Italia che rischiava di lasciare gli Stati Uniti con la sola, seppur apprezzatissima, medaglia di bronzo di Elena Vallortigara nel salto in alto

Eugene non è Tokyo, ma grazie a Stano suona l'inno di Mameli all'Hayward Field
epa/cj gunther
Massimo Stano d'Italia festeggia la vittoria della medaglia d'oro nella 35km di marcia maschile ai Campionati Mondiali di Atletica dell'Oregon22

Massimo Stano non delude e trascina l’Italia alla vittoria del primo oro ai Mondiali di atletica di Eugene nella 35km di marcia. 

È l’unico azzurro che ha fatto suonare all’Hayward Field l’inno di Mameli: ci eravamo abituati ad ascoltarlo alle Olimpiadi di Tokyo, dove l’Italia nell’atletica si era portata a casa cinque ori (Gianmarco Tamberi nell’alto, Marcell Jacobs nei 100 metri, Massimo Stano e Antonella Palmisano nei 20km di marcia, e con la staffetta 4x100 maschile composta da Lorenzo Patta, Marcell Jacobs, Eseosa Desalu e Filippo Tortu).

Stano ha salvato la reputazione di un’Italia che rischiava di lasciare gli Stati Uniti con la sola, seppur apprezzatissima, medaglia di bronzo di Elena Vallortigara nel salto in alto. 

Oregon 2022, Vallortigara vince il bronzo Rainews24
Oregon 2022, Vallortigara vince il bronzo

Ed Eugene non è Tokyo: influente è stato il ritiro di Marcell Jacobs, che ha trascinato in basso anche i colleghi della staffetta, ma anche le prestazioni di Gianmarco Tamberi nel salto in alto, Sara Fantini nel lancio del martello e Andrea Dallavalle nel salto triplo che li hanno fermati ai piedi del podio con tre medaglie di legno. 

“Il re della marcia è Massimo Stano”, scrive il presidente del Coni, Giovanni Malagò, in un post sul proprio account Twitter. 

“L’oro olimpico – aggiunge - vince anche il titolo Mondiale nel format dei 35 km. A Eugene2022 l’atletica italiana torna al successo iridato dopo 19 anni e celebra il bronzo di Vallortigara nell’alto. Quarti Tamberi, Fantini e Dellavalle, quinto Ihemeje. Bravi”.

Un bilancio che risente dei tanti acciacchi che hanno reso difficile, o impossibile, la massima espressione atletica delle punte di diamante azzurre. 

Il maggior rammarico è forse legato al quarto posto di Tamberi, che è arrivato a Eugene con dolori al nervo del retto femorale della gamba di stacco: senza sofferenze fisiche avrebbe meritato almeno il podio nella gara dell’alto.

Gianmarco Tamberi, World Athletics Championships Oregon22 - Day One Getty
Gianmarco Tamberi, World Athletics Championships Oregon22 - Day One

Dispiace anche per Larissa Iapichino, arrivata sul grande palcoscenico dei Mondiali con determinate aspettative, ma eliminata già nelle qualificazioni nel salto in lungo.

 Tra tre settimane, però, c’è un altro appuntamento per rifarsi: gli Europei di atletica a Monaco di Baviera, dove saranno tanti gli azzurri presenti. 

Stano ha annunciato che farà la 20 km, ma intanto ha fatto un appello al Comitato olimpico internazionale perché ai Giochi di Parigi ci sia anche la 35.

Intanto l’Italia si posiziona 18esima nel medagliere, insieme con Brasile e Germania, con una medaglia di bronzo e una d’oro su cui è inciso il nome dell’atleta di Palo del Colle, Massimo Stano.