Grano ucraino, domani incontro a Istanbul tra delegazioni di Mosca, Kiev e Ankara, l'Onu media

I prodotti cerealicoli bloccati nei porti sul Mar Nero sotto scacco russo. Le Nazioni Unite sovrintendono alle trattative in corso tra Russia e Ucraina, con la mediazione della Turchia, per risolvere lo stallo

Grano ucraino, domani incontro a Istanbul tra delegazioni di Mosca, Kiev e Ankara, l'Onu media
Ansa
Il ministro della Difesa turco Hulusi Akar, tra gli attori principali della mediazione

Delegazioni militari di Russia e Ucraina, con la mediazione di Ankara, si incontreranno domani insieme a una rappresentanza delle Nazioni Unite per discutere dello sblocco delle esportazioni in sicurezza del grano ucraino. Lo ha indicato il ministro della Difesa turco, Hulusi Akar, citato dall'agenzia russa Tass: “Delegazioni militari di Turchia, Russia e Ucraina e una delegazione delle Nazioni Unite condurranno domani colloqui a Istanbul per quanto riguarda il trasferimento sicuro ai mercati internazionali via mare del grano in attesa nei porti ucraini” ha specificato all'agenzia di stampa Reuters.

A metà del mese scorso era stata istituito un canale di comunicazione fra generali di Russia, Ucraina e Turchia allo scopo di coordinare le esportazioni di grano. Successivamente, il ministro Akar aveva parlato con Sergei Shoigu e poi con Aleksei Reznikov (i ministri della Difesa di Russia e Ucraina) e una delegazione militare turca ha in seguito incontrato una delegazione russa e poi una ucraina.

“Sul grano ucraino ci sono dei primi timidi segnali positivi ma credo che dobbiamo essere molto attenti a cosa succederà nei prossimi giorni” commenta intanto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, da Pescara. “Ricordiamoci che abbiamo decine di milioni di tonnellate di grano bloccate nei porti ucraini a causa del blocco navale militare russo, per riuscire a raggiungere l'obiettivo di  sbloccare quel grano - prosegue il titolare della Farnesina - serve una mediazione, e in queste ore abbiamo letto che c'è la disponibilità da parte di Mosca e di Kiev di incontrarsi con la Turchia e con l'Onu per trovare una soluzione su corridoi sicuri”.