Finanza e mercati

La Bce alza i tassi di 0,50 punti base e vara lo scudo anti-spread

Inflazione a due cifre, timori per le forniture di gas: la Banca centrale europea corre ai ripari con il primo rialzo dei tassi da aprile 2011. Arriva anche lo "scudo anti spread": il Tpi o "Transmission Protection Instrument"

La Bce alza i tassi di 0,50 punti base e vara lo scudo anti-spread
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BCE

La Banca centrale europea ha varato il suo primo rialzo dei tassi di interesse dall'aprile del 2011. E ha deciso un incremento superiore alle attese prevalenti: 0,50 punti su tutti e tre i riferimenti chiave: il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali sale quindi allo 0,50%, il tasso sulle operazioni marginali sale allo 0,75% e il tasso sui depositi, che le banche commerciali “parcheggiano” presso la stessa istituzione, esce dalla fase negativa e va a zero. 

Dato il contesto di continua accelerazione dell'inflazione erano circolate ipotesi anche di un rialzo dei tassi di questa portata. "Il Consiglio direttivo - recita un comunicato - ha ritenuto opportuno adottare un primo intervento più ampio nella normalizzazione dei tassi di riferimento rispetto a quanto segnalato nella riunione precedente".

Arriva anche  lo scudo anti-spread, si chiamerà Tpi, Transmission Protection Instrument, e servirà a "sostenere l'efficace trasmissione della politica monetaria". In particolare, si legge nella nota dell'Eurotower, "il Consiglio direttivo ha ritenuto opportuno adottare un primo intervento più ampio nella normalizzazione dei tassi di riferimento rispetto a quanto segnalato nella riunione precedente. Questa decisione si basa sulla valutazione aggiornata del Consiglio direttivo sui rischi di inflazione e sul maggiore sostegno fornito dal Tpi a un'efficace trasmissione della politica monetaria. Ciò sosterrà il ritorno dell'inflazione verso l'obiettivo di medio termine del Consiglio direttivo rafforzando l'ancoraggio delle aspettative di inflazione e assicurando che le condizioni della domanda si adeguino in linea con il conseguimento dell'obiettivo di inflazione nel medio periodo". 

Dopo la decisione della Bce di innalzare di 50 punti il tasso di interesse si registrano effetti positivi in tutti i mercati dell'eurozona, da Milano a Parigi a Londra. Lo spread tra Btp e Bund sale a 226 punti dopo che la Bce ha alzato i tassi d'interesse di mezzo punto. Il rendimento del decennale italiano è al 3,62%, sopra quello della Grecia.

Nel rialzare i tassi di interesse oltre le attese, la Bce conferma le preoccupazioni per l'inflazione, che superano ora i timori di rischi di recessione. I tassi aumentati di 50 punti base, e portati quindi allo zero per cento, superano infatti le previsioni degli analisti, che attendevano lo 0,25%. 

Non solo, il board dell'Eurotower ha promesso ulteriori aumenti dei tassi, forse già nella prossima riunione dell'8 settembre. Nel comunicato stampa si spiega infatti che
con un'inflazione che si sta già avvicinando al territorio a due cifre, davanti al rischio che possa consolidarsi al di sopra dell'obiettivo del 2% fissato, bisogna in sintesi correre ai ripari considerato anche il fatto che un'eventuale penuria di forniture di gas nel prossimo inverno potrebbe spingere i prezzi ancora più in rialzo. 

Christine Lagarde, Presidente Bce rainews
Christine Lagarde, Presidente Bce

"Nelle prossime riunioni del Consiglio direttivo sarà opportuna un'ulteriore normalizzazione dei tassi di interesse. Anticipare a oggi l'uscita dai tassi di interesse negativi consente al Consiglio direttivo di passare a un approccio in cui le decisioni sui tassi vengono prese volta per volta",  ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde in conferenza stampa a Francoforte. 

"L'evoluzione futura dei tassi di riferimento definita dal Consiglio direttivo - ha detto - continuerà a essere guidata dai dati e contribuirà al conseguimento dell'obiettivo di inflazione del 2% a medio termine. Nel contesto della normalizzazione della politica monetaria, il Consiglio direttivo valuterà le opzioni per la remunerazione della liquidità in eccesso", ha aggiunto Lagarde.

Inoltre, a proposito del Tpi, la presidente della Bce ha sottolineato che "il Consiglio direttivo ha ritenuto necessaria l'istituzione del Tpi al fine di sostenere l'efficace trasmissione della politica monetaria. In particolare, mentre il Consiglio direttivo prosegue nel percorso di normalizzazione, il Tpi assicurerà che l'orientamento di politica monetaria sia trasmesso in modo ordinato in tutti i Paesi dell'area dell'euro". 

In conclusione della conferenza stampa a Francoforte, Lagarde ha detto che "Il Tpi rappresenta un ulteriore strumento a disposizione del Consiglio direttivo attivabile per contrastare ingiustificate, disordinate dinamiche di mercato che mettono seriamente a repentaglio la trasmissione della politica monetaria in tutta l'area dell'euro. La portata degli acquisti del Tpi dipenderà dalla gravità dei rischi per la trasmissione della politica monetaria. Gli acquisti non sono soggetti a restrizioni ex ante. Salvaguardando il meccanismo di trasmissione, il Tpi consentirà al Consiglio direttivo di assolvere più efficacemente il mandato di preservare la stabilità dei prezzi".
 

Neanche una parola della presidente Lagarde, invece, sulla crisi di governo in Italia. "La Bce non prende posizione su questioni politiche che spettano ai processi democratici dei singoli paesi, come quello che ha citato", ha detto, senza mai pronunciare la parola “Italia”, in risposta a una giornalista italiana, che chiedeva un commento sulla crisi aperta dalle dimissioni di Mario Draghi. Quanto alle tensioni sui Btp, già emerse nella giornata odierna, la Lagarde ricorda che "differenze nei finanziamenti possono emergere legittimamente come abbiamo già visto in passato".