Abu Akleh, è stata colpita a morte l'11 maggio a Jenin

L'autorità palestinese consegna agli USA il proiettile che ha ucciso la giornalista di Al Jazeera

L'annuncio giunge a poco più di una settimana dalla visita del presidente Joe Biden nella regione

L'autorità palestinese consegna agli USA il proiettile che ha ucciso la giornalista di Al Jazeera
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Shireen Abu Akleh

L'Autorità nazionale palestinese (ANP) ha annunciato di avere consegnato a un team di esperti Usa il proiettile che ha ucciso la giornalista di Al Jazeera Shireen Abu Akleh, mossa che potrebbe costituire un passo verso la risoluzione di una situazione di stallo con Israele sulle indagini sulla sua morte. 

Abu Akleh, è stata colpita a morte l'11 maggio mentre seguiva un'incursione militare israeliana nel campo profughi di Jenin, nella Cisgiordania occupata. I palestinesi, insieme ai colleghi di Abu Akleh che erano con lei in quel momento, affermano che sia stata uccisa dal fuoco israeliano. L'esercito israeliano, invece, sostiene che sia finita nel fuoco incrociato di una battaglia con uomini armati palestinesi e che sua impossibile determinare chi l'abbia uccisa senza analizzare il proiettile. I palestinesi si sono rifiutati di consegnare il proiettile a Israele, motivando la scelta con il fatto che non si fidano. Il procuratore generale palestinese, Akram al-Khatib, ha riferito che il proiettile è stato consegnato a esperti statunitensi "per lavoro tecnico" e ha ribadito il rifiuto palestinese di consegnare il proiettile agli israeliani.

Al-Khatib ha dichiarato che i palestinesi accolgono con favore la partecipazione di qualsiasi organismo internazionale per "aiutarci a confermare la verità". "Siamo fiduciosi e certi delle nostre indagini e dei risultati che abbiamo raggiunto", ha affermato. Al momento non è chiaro cosa potrebbero scoprire gli esperti Usa senza studiare anche l'arma israeliana che avrebbe potuto sparare. Dallo Stato ebraico al momento nessuna informazione se possano consegnare l'arma. L'annuncio palestinese giunge a poco più di una settimana dalla visita del presidente Joe Biden nella regione. Un funzionario palestinese, che ha voluto mantenere l’anonimato, ha affermato che la questione è stata sollevata in una telefonata tra il presidente palestinese Mahmoud Abbas e il segretario di Stato Antony Blinken e che entrambe le parti sperano di risolvere la questione prima della visita di Biden.

Intanto l’Ufficio dei Diritti Umani dell’Onu ha stabilito, a conclusione di un monitoraggio indipendente, che: "I colpi che hanno ucciso Abu Akleh e ferito il suo collega Ali Sammoudi provenivano dalle forze di sicurezza israeliane e non dal fuoco indiscriminato di palestinesi armati, come inizialmente affermato dalle autorità israeliane".