Fiumicino

Il Papa rientrato in Italia dal Canada: contro i nativi è stato genocidio

Il volo proveniente da Iqaluit

Il Papa rientrato in Italia dal Canada: contro i nativi è stato genocidio
AP
Papa Francesco parla ai giornalisti a bordo del volo papale di ritorno dal Canada

Papa Francesco è rientrato in Italia dal suo viaggio apostolico in Canada. L'aereo del Pontefice, proveniente da Iqaluit, è atterrato all'aeroporto di Roma-Fiumicino. 

Bergoglio ha inviato un telegramma al capo di Stato Sergio Mattarella. "Al rientro dal mio viaggio apostolico in Canada, arricchito dall'incontro con tante persone e realtà del luogo, e specialmente dall'esperienze vissute a contatto con le popolazioni native, formulo di cuore per Lei, signor Presidente, e per la cara nazione italiana, fervidi auspici di serenità e prosperità, assicurando la mia costante preghiera".

"Responsabilità, responsabilità civica". È l'appello che il Papa, sul volo di ritorno dal Canada, rivolge alle forze politiche in vista del prossimo voto. "Prima di tutto io non voglio immischiarmi nella politica interna italiana", ha premesso Francesco interpellato sulla caduta di Draghi. "Secondo, nessuno può dire che il presidente Draghi non fosse un uomo di alta qualità internazionale. È stato presidente della Banca, una buona carriera, diciamo così. Ma poi, io ho fatto una domanda soltanto a uno dei miei collaboratori. Dimmi: quanti governi ha avuto l'Italia in questo secolo? Mi ha detto: venti. Questa è la mia risposta". 

"Questo è lavoro dello Spirito Santo. Io non oserei mai pensare". Così papa Francesco ha risposto ai giornalisti su come vede il suo successore. "Ma lo Spirito Santo questo lo sa fare meglio di me e meglio di tutti noi - ha sottolineato. Perché ispiri le decisioni del Papa, sempre ispira, perché è vivo nella Chiesa. Non si può concepire la Chiesa senza lo Spirito Santo". "È colui che fa le differenze, anche fa il chiasso, pensa alla mattina di Pentecoste, ma poi fa l'armonia - ha spiegato -. È importante parlare dell'armonia, più di unità, unità ma armonia, non una cosa fissa, Lo Spirito Santo produce un'armonia che è progressiva, che va avanti". "Lui è l'armonia, ma è armonia perché prima ti fa chiasso con la differenza dei carismi - ha concluso -. Lasciamo questo lavoro allo Spirito Santo".

"E' vero, non ho usato la parola perché non mi è venuta in mente, ma ho descritto il genocidio. Ho chiesto scusa per loro, per questo lavoro, è genocida, per esempio, ho condannato questo: togliere i bambini, cambiare la cultura, cambiare la mente, cambiare le tradizioni, cambiare una razza, diciamo così, tutta una cultura". Così il Papa rispondendo a una domanda sul volo di ritorno dal Canada sul perché parlando durante il viaggio delle politiche contro i nativi non ha mai parlato di "genocidio". "Sì è una parola tecnica genocidio - ha precisato -, ma io non l'ho usata perché non mi è venuta in mente. Ho descritto che è un genocidio. Sì, tranquilli, dite pure che io dico che sì, cheè stato un vero genocidio".