Partenza in salita per il sito

Telemarketing selvaggio, 205mila già iscritti al Registro pubblico delle opposizioni

Sanzioni amministrative fino a 20 milioni di euro per i trasgressori. Disagi per entrare nel sito a causa del picco di accessi

Telemarketing selvaggio, 205mila già iscritti al Registro pubblico delle opposizioni
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Nonostante le difficoltà riscontrate nelle scorse ore da decine di utenti, che hanno segnalato i propri disagi sui social, sono 205.000 i cittadini che alle ore 17.30 si sono iscritti al nuovo Registro pubblico delle opposizioni (RPO), lo strumento predisposto dal ministero dello Sviluppo economico per arginare il cosiddetto “telemarketing selvaggio”, vale a dire le ripetute chiamate commerciali da parte dei call center che intendono promuovere offerte o proporre contratti vantaggiosi. La novità è stata introdotta dal c.d. “Decreto capienze” (articolo 9 del dl n. 139/2021).

Resi noti i dati del primo giorno di operatività del servizio, che rimane attivo 24 ore su 24. In particolare, oltre 166.000 utenti hanno scelto la piattaforma www.registrodelleopposizioni.it per l'iscrizione; 34.000 hanno utilizzato il numero verde 800 957 766 per le utenze fisse e lo 0642986411 per i cellulari; i restanti, lo hanno fatto via e-mail inviando il modulo corrispondente. Tra le nuove iscrizioni, 4.200 gli utenti che si sono iscritti all'RPO postale. Durante la giornata ci sono state punte di traffico sostenute, soprattutto via web (da cui arriva l'80% dei nuovi iscritti).

Con il nuovo Registro pubblico delle opposizioni, esteso da oggi anche ai numeri di cellulare, vengono infatti semplificate le procedure - già previste per il telefono fisso e l'indirizzo postale - per i cittadini che intendono tutelare la propria privacy da attività di telemarketing selvaggio, ricorda il Mise. Gli operatori che vorranno adoperare per attività di telemarketing i numeri telefonici e gli indirizzi postali saranno obbligati a consultare mensilmente il Registro e comunque, prima dell'avvio di ogni campagna pubblicitaria, dovranno aggiornare i dati escludendo dalle loro liste i numeri e gli indirizzi postali dei cittadini che si sono registrati.

Si precisa inoltre che il nuovo Registro delle opposizioni si applica a tutti gli operatori, compresi i loro call center con sede all'estero, mentre è in corso di registrazione alla Corte dei Conti il decreto sulle tariffe che diventerà operativo con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale (nel frattempo rimane vigente per gli operatori il precedente regime tariffario).

L'iscrizione al RPO può avvenire anche tramite smartphone Pixabay
L'iscrizione al RPO può avvenire anche tramite smartphone

Le sanzioni

In caso di violazione delle disposizioni, le società di telemarketing rischiano sanzioni amministrative pecuniarie fino a 20 milioni di euro, e per le imprese sono previste multe fino al 4% del fatturato totale annuo. Gli utenti possono denunciare abusi e il mancato rispetto del Registro da parte di call center e operatori inviando una segnalazione attraverso il sito del Garante per la privacy.

In base ai dati forniti dal Codacons, il telemarketing rappresenta in Italia un business da circa 4 miliardi di euro annui, e la vendita telefonica di beni e servizi produce un giro d’affari, per l’intera filiera, stimabile in 40 miliardi di euro. Nel nostro Paese si contano circa 1.400 aziende di call center in “outsourcing” (vale a dire, l’esternalizzazione del processo produttivo – o parte di esso – di un’azienda), per un fatturato annuo di 2,8 miliardi di euro. Considerati anche i call center interni alle aziende (telefonia, energia, banche, ecc.), il settore conta circa 120.000 occupati.

Molti call center hanno sede all'estero e sono esclusi dal RPO Getty
Molti call center hanno sede all'estero e sono esclusi dal RPO