Atra tragedia in montagna

Trovato morto Javier, l'escursionista spagnolo di 30 anni disperso sulle Dolomiti

L'allarme lanciato dal fratello dopo che non si era presentato a lavoro. Aveva sbagliato strada: non aveva imboccato il sentiero corretto verso la Forcella sud di Zità, ma aveva preso sbagliando la Costa del Barancion

Trovato morto Javier, l'escursionista spagnolo di 30 anni disperso sulle Dolomiti
(GoogleMaps)
Rifugio Pramperet, Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi

Le speranze di tanti di riabbracciarlo si sono infrante questa mattina, quando è stato ritrovato senza vita l’escursionista spagnolo per cui ieri si erano attivate le ricerche sulle Dolomiti.

A lanciare l’allarme era stato suo fratello dopo che Javier, questo il nome della vittima, non si era presentato a lavoro a Londra dove vive. Aveva 30 anni. 

Era al termine della traversata dell’Alta via numero 1, che stava percorrendo in solitaria e, dopo 8 giorni di cammino, il primo luglio aveva pernottato al Rifugio Pramperet, partendo la mattina del 2 luglio alle 7 in direzione di Belluno. In serata sarebbe dovuto arrivare in un albergo cittadino che aveva prenotato, ma lo hanno atteso invano. 

Questa mattina i soccorritori, sbarcati in quota grazie all’elicottero di Dolomiti Emergency, hanno battuto alcune zone individuate ieri durante la prima giornata di ricerche: Schiara, Valclusa, Erbandoi e Vallon de le Masnade.

In un secondo momento i soccorritori hanno perlustrato la zona degli Erbandoi, in cui si sovrapponevano le celle dei due ripetitori e dove era più alta la probabilità che il ragazzo avesse preso proprio quella direzione.

L’elicottero della protezione civile della Regione Veneto ha poi lasciato sulla Cima sud di Zità una squadra di soccorritori e Vigili del fuoco con un apparecchio Imsi Catcher portatile, per tentare l’individuazione del cellulare. 

Con l’elicottero è stata poi fatta una ricognizione a tappeto lungo i canali verso la Valclusa, con a bordo un tecnico del Soccorso alpino di Belluno e uno del Soccorso alpino della Guardia di finanza. 

Ed è stato scendendo da uno di questi che, alle 9.40, in contemporanea con una squadra di soccorritori a piedi è stato individuato il corpo del ragazzo, mentre dalla Cima Sud di Zità veniva anche agganciato il segnale del cellulare.

All'origine dell'incidente mortale il fatto che Javier aveva sbagliato strada: non aveva imboccato il sentiero corretto verso la Forcella sud di Zità, ma aveva preso sbagliando la Costa del Barancion.

Lì era scivolato precipitando per una cinquantina di metri. Il corpo del giovane, dopo il nulla osta dalla magistratura per la rimozione, è stato recuperato dall’elicottero del Suem di Pieve di Cadore e poi trasportato alla Camera mortuaria de La Valle Agordina.