Caro Energia, parola d'ordine: "ridurre gli sprechi". Le misure messe in campo dai Paesi europei

Dalla Germania alla Francia, continuano le dichiarazioni preoccupate: i tedeschi si aspettano uno shock da 200 miliardi il prossimo anno. In Spagna porte chiuse per i negozi, il Portogallo valuta di ridurre gli orari di apertura

Caro Energia, parola d'ordine: "ridurre gli sprechi". Le misure messe in campo dai Paesi europei
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Caro energia, le misure messe in campo per contrastare la crisi in vista dell'inverno

Il problema del balzo dei prezzi dell'energia preoccupa l'Europa. I Paesi vanno verso l'inverno con piani per cercare di contenere i consumi, piccole modifiche alle abitudini quotidiane, prima di passare a razionamenti più seri. La Germania ha varato un pacchetto di misure per ridurre i consumi elettrici: dal 1 settembre temperatura massima di 19 gradi per il riscaldamento negli edifici pubblici. Mentre corridoi, foyer ed aree di transito resteranno direttamente senza riscaldamento. Il calore verrà limitato fino a a 12 gradi dove i dipendenti svolgono un lavoro fisico intenso. "Non vogliamo misurare le temperature nelle camere da letto, la libertà individuale deve valere, ma le misure chiamano alla responsabilità delle famiglie di contribuire alla riduzione dei consumi energetici", ha spiegato il ministro dell'Economia, il verde Robert Habeck. Mentre il senatore ambientalista Jens Kerstan ha avvertito: "In caso di una grave carenza di gas, l'acqua calda potrebbe essere resa disponibile solo in determinate ore del giorno". L'illuminazione notturna degli edifici sarà vietata, con le insegne luminose che verranno spente tra le 22 e le 6. Accade già in alcuni Municipi che hanno anticipato i tempi, come ad Augsburg in Baviera, dove da fine luglio le facciate degli edifici storici di notte sono spente e l'illuminazione stradale più soffusa.

Spagna, luci spente a Madrid contro il caro energia GettyImages
Spagna, luci spente a Madrid contro il caro energia

Anche la Francia, con il motto "è finita l'era dell'abbondanza" lanciato da Emmanuel Macron, si prepara a un pacchetto di austerity energetica. Stop alla pubblicità luminosa tra l'1 di notte e le 6 del mattino, porte chiuse nelle attività commerciali riscaldate o climatizzate. Secondo l'Agenzia per la gestione dell'ambiente e dell'energia transalpina un led pubblicitario consuma quanto una famiglia media per illuminazione ed elettrodomestici. In Spagna, nonostante il Paese sia meno dipendente di altri dalle importazioni di gas russo, da inizio agosto sono in vigore alcune misure di contenimento dei consumi energetici. Le luci delle vetrine vengono spente alle 22, le porte dei negozi vanno tenute chiuse per non disperdere l'aria condizionata, che non deve scendere sotto i 27 gradi. Anche nel vicino Portogallo è in corso un dibattito sulle misure da mettere in campo. La Cpp, sigla che riunisce i commercianti, ha aperto all'ipotesi di una riduzione dell'orario di apertura dei negozi, tra la domenica ed il giovedì, ad eccezione di cinema e ristoranti. Tra Lisbona e Porto si registrano alcuni degli orari di apertura più lunghi in Europa, con attività commerciali aperte spesso fino a mezzanotte.

Misure che vanno nella direzione indicata dal ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, come primo piano di reazione alla crisi: riduzione di 1 grado della temperatura nelle abitazioni private, negli uffici pubblici e taglio di 1 ora nella durata di esercizio degli impianti. Ovvero massimo 19 gradi in inverno e non meno di 27 in estate. Inoltre, riduzione della stagione del riscaldamento con il taglio di una settimana a inizio e fine inverno.

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Spagna, luci spente a Madrid contro il caro energia