Chi era la figlia dell'ideologo di estrema destra Aleksander Dugin

Quando Darya Dugina disse: "Ucraini subumani che devono essere conquistati”

Il 4 giugno scorso fu inclusa nella lista delle persone sanzionate dal governo del Regno Unito (tra loro il magnate Roman Abramovic) per avere espresso appoggio o promosso politiche favorevoli all’aggressione russa dell’Ucraina

Quando Darya Dugina disse: "Ucraini subumani che devono essere conquistati”
AP/Twitter
Darya e Aleksandr Dugin

Darya Dugina è saltata in aria sulla macchina su cui sarebbe dovuto essere anche suo padre Aleksander Dugin nei pressi del villaggio di Velyki Vyazomi, a circa 20 km da Mosca. Ecco chi era la figlia dell'ideologo di estrema destra considerato ispiratore delle politiche imperialiste di Vladimir Putin.

 

Darya Dugina: trent’anni, laurea in filosofia, lavorava come giornalista, commentatrice televisiva e analista di geopolitica, come il padre che per molti era  “il Rasputin di Putin” anche se la stampa russa lo considera una “figura marginale” per le sue opinioni “ritenute troppo radicali anche dai nazionalisti”. 

Come il padre sosteneva la guerra contro Kiev, definendo gli ucraini come dei “subumani che devono essere conquistati”. Era tra gli autori di un libro ancora non edito, intitolato “Z” (il simbolo dell’invasione). Con uno pseudonimo, Darya Platonova, ha anche lavorato per due emittenti schierate con Putin, RT e Tsargrad Tv. Dirigeva inoltre il sito United World International, accusato di disinformazione, di proprietà di Evghenij  Prighozin, stretto alleato del presidente russo, finanziatore del gruppo di milizie Wagner nonché implicato nello scandalo Cambridge Analytica e la disinformazione nella campagna per la Brexit e le elezione di Trump. Sito che qualche giorno fa aveva pubblicato un articolo sulle elezioni in Italia “Italia Sovrana e Popolare, per abbracciare l'ordine multipolare emergente basato sulla cooperazione reciprocamente vantaggiosa tra stati sovrani russo-cinese-euroasiatici”.

Il 4 giugno scorso fu inclusa nella lista delle persone sanzionate dal governo del Regno Unito (tra loro il magnate Roman Abramovic) per avere espresso appoggio o promosso politiche favorevoli all’aggressione russa dell’Ucraina. Era al n. 244 dell’elenco delle 1.331 persone sanzionate 

Sulla guerra in Ucraina la posizione di Darya Dugina era chiara: “Se le élite liberali occidentali insistono così tanto nel sostenere Kiev e demonizzare Mosca, è perché dietro c’è una logica di profitto. Tutto deve essere messo in discussione. Questo è un principio importante che ci permette di mantenere un occhio lucido. Nella società dello spettacolo, della propaganda e della natura totalitaria dei sistemi occidentali, il dubbio è un passo essenziale per uscire dalla caverna…”. 

Morte figlia di Dugin - Gli investigatori lavorano sul luogo dell'esplosione AP
Morte figlia di Dugin - Gli investigatori lavorano sul luogo dell'esplosione

Un attacco a Putin?

Sicuramente un attentato compiuto nella notte nella capitale russa sorvegliata centimetro per centimetro dai servizi segreti del Cremlino desta dubbi e perplessità. Un video girato sulla scena del rogo seguito all'esplosione mostra la disperazione di Aleksandr Dugin mentre osserva impotente il rogo dell'auto in cui è rimasta uccisa la figlia Darya. L’effetto del video e dell’attentato è devastante: se si è riusciti ad arrivare ad un sorvegliatissimo Dugin chi è dietro questo attacco può arrivare anche molto più in alto. Un segnale destabilizzante per lo zar Putin sia che il pericolo arrivi dall’esterno o che sia una minaccia interna.