Le previsioni

Gas, dal primo ottobre rischio "raddoppio delle bollette". Spesa annua aumentata del 178% in 2 anni

Secondo uno studio dell'Ircaf, nonostante i provvedimenti del governo (52 miliardi di euro), le misure sono insufficienti e il nuovo esecutivo post elezioni dovrà intervenire. La spesa tipo per il 2022 ammonterà a 1.344 euro, con un aumento di 713

Gas, dal primo ottobre rischio "raddoppio delle bollette". Spesa annua aumentata del 178% in 2 anni
Ipa

Dal primo ottobre vedremo “un raddoppio delle bollette”: è questa l'allarmante ipotesi fatta dall'Ircaf (Istituto ricerche consumo ambiente e formazione), guardando alla tendenza dei costi e facendo un confronto con lo stato attuale della situazione (quotazioni di agosto sui mercati all’ingrosso del costo del metano a oltre 200 euro a megawattora ovvero oltre 2 euro a metro cubo; energia elettrica con il prezzo medio unico nazionale a 300 euro a Megawattora) e quella dell'anno scorso (gas mediamente a 125 euro a Megawattora, quando nel 2020 era a 39 euro, e negli anni precedenti mediamente a 60 euro).

“Nonostante l’intervento del governo con l'ennesimo decreto Aiuti bis del 6 agosto – spiega l'Ircaf - il quadro che si prospetta è questo. Provvedimenti che, sommati a quelli precedenti di fine 2021 e degli altri tre trimestri di quest'anno, hanno raggiunto i 52 miliardi, ma che saranno insufficienti. Il nuovo governo che uscirà dalle elezioni del 25 settembre dovrà di nuovo intervenire”.

“La spesa annua, per una famiglia tipo, per 1.400 metri cubi - prosegue l’Ircaf - nei primi tre trimestri del 2022 è di 1.382 euro; se confrontiamo la spesa 2022 con il 2020, l’aumento che si registra è del 142%. Il costo di un kilowattora di energia nel domestico tutelato al 30 settembre, riferito al consumo della famiglia tipo di 2700 kilowattora, è di 41,51 centesimi di euro al kilowattora (di cui 31,17 centesimi il costo materia prima). Nell’ipotesi di un ulteriore aumento delle tariffe, stante il prezzo medio unico nazionale attuale fino ai 70 centesimi di euro al kilowattora al primo ottobre, registreremo la seguente spesa: con i primi tre trimestri 2022, pari a 872 euro, sommati all’aumento ipotizzato per il quarto trimestre di 472,5 euro, la spesa tipo ammonterà a 1.344 euro per il 2022, con un aumento di 713 euro. Confrontando la spesa annua prevista per il 2022 con il 2020, l’aumento si attesterà a +178%”.

Secondo l'Ircaf “se sommiamo la bolletta di gas e energia 2022, il costo annuo della famiglia tipo è pari a 3.454,5 euro”. Inoltre, “se aggiungiamo che l'inflazione in Europa a luglio è salita all’8,9% in area euro (al 9,8% nella Ue; al 10,1% in Inghilterra; al 8,4% in Italia), il rischio è di una tempesta perfetta, con un'inflazione che in autunno raggiungerà oltre il 10%, una recessione per l’alto costo dell’energia e delle materie prime, il calo domanda che coinvolgerà diversi settori, un aumento della povertà e la probabile riesplosione della pandemia dopo l’estate. La situazione diventerà drammatica”.

 

E la Germania va verso un risparmio tra il 15 e il 20% del consumo di gas

Il ministro dell'Economia tedesco, Robert Habeck, ha fissato come obiettivo il risparmio tra il 15 e il 20% del consumo di gas per superare il prossimo inverno senza difficoltà: “Se ci riusciremo, abbiamo buone possibilità di superare l'inverno con le misure annunciate” ha dichiarato il ministro durante un incontro con i cittadini a Berlino in occasione degli open day del governo. Habeck ha ammesso che risparmiare tra il 15 e il 20% è “tanto” ma ha sottolineato che in questo momento “è necessario un contributo dell'industria e dei consumatori privati”. Rispondendo alle domande dei cittadini, il ministro dei Verdi ha sottolineato che non esiste uno scenario in cui la Germania esaurisca il gas in inverno, ma piuttosto la domanda è “quanto gas avrà”, dopo che la Russia ha ridotto la fornitura attraverso il Nord Stream 1.

Habeck ha inoltre ricordato che, già prima dell'inizio della guerra in Ucraina, la Germania riceveva circa la metà del gas da altri fornitori, come Norvegia, Paesi Bassi e Belgio, e nel frattempo ha compiuto grandi progressi nel massimizzare i flussi provenienti da questi Paesi. Il ministro ha elencato alcune delle misure intraprese dal governo di Berlino, come la costruzione di terminali per la rigassificazione del gas liquefatto sulle coste tedesche che, secondo quanto ha detto in seguito, potrebbero essere utilizzati per l'importazione d'idrogeno o la creazione di un metodo per premiare le aziende che risparmiano il gas.

Il ministro ha inoltre osservato che, con i serbatoi pieni, la Germania potrebbe soddisfare i consumi di gas senza importazioni di alcun tipo per due mesi e mezzo. Respinge invece la possibilità di riprendere il gasdotto Nord Stream 2 - il cui iter di certificazione è stato congelato come misura di pressione verso la Russia - come soluzione alla riduzione del flusso attraverso il Nord Stream 1. Mettere in funzione questo secondo gasdotto non significherebbe solo “inchinarsi a Putin”, ha sottolineato Habeck, e “riconoscergli di avere ragione”, ma non vi è alcuna garanzia che la fornitura attraverso il Nord Stream 2 non venga interrotta per motivi politici.