La questione nucleare

Kiev all'Aiea: "Zaporizhzhia di nuovo attiva". Continua il braccio di ferro intorno alla centrale

Ore di tensione e di notizie contrastanti sulla centrale nucleare caduta sotto il controllo dei russi, nel sud dell'Ucraina. Intanto, si moltiplicano le iniziative internazionali per garantirne la messa in sicurezza

Kiev all'Aiea: "Zaporizhzhia di nuovo attiva". Continua il braccio di ferro intorno alla centrale
Ansa

Si sono accavallate ore di tensione intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa, da settimane al centro di un braccio di ferro tra l’esercito occupante di Mosca e le forze regolari di Kiev, che cercano di riprenderne in controllo. Nelle ultime ore era stato lanciato l’allarme da parte degli ucraini sul distacco  - ad opera delle forze russe - della centrale dalla rete elettrica del Paese.

Ma la novità che arriva dalla centrale è che l'ultima linea elettrica regolare, che forniva elettricità, è stata ripristinata. Lo ha detto il governo di Kiev all'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea). Poche ore prima, invece, si era diffusa la conferma che lo stabilimento fosse “totalmente scollegato” dalla rete. Ad annunciarlo era stato l'operatore ucraino Energoatom: “I due reattori dell'impianto in funzione sono stati disconnessi dalla rete. Di conseguenza, le azioni degli invasori hanno causato per la prima volta nella sua storia la disconnessione completa della centrale nucleare di Zaporizhzhia dalla rete elettrica”, aveva affermato sul canale Telegram l’agenzia statale.

Le iniziative per mettere in sicurezza la centrale

Con una lettera privata bipartisan, decine di ex alti dirigenti governativi ed esperti di non proliferazione nucleare statunitensi hanno sollecitato il presidente Usa Joe Biden a intraprendere un'azione urgente per fare del deterioramento della centrale atomica di Zaporizhzhia una priorità della sua amministrazione e chiedere una ispezione immediata da parte dell'Aiea prima che la sua occupazione militare da parte di Mosca causi un disastro radioattivo transnazionale. L'intervento dei firmatari, che hanno servito sotto amministrazioni democratiche e repubblicane, mostra il livello di allarme a Washington per Zaporizhzhia, la prima centrale nucleare della storia ad essere invasa da una forza militare.

Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, in un messaggio via Twitter si è detto “estremamente preoccupato per la situazione dentro e intorno alla centrale nucleare” occupata dai russi nell'Ucraina meridionale e ha avvertito che “un'ulteriore escalation della situazione potrebbe portare all'autodistruzione”. Guterres si è poi detto “pronto a sostenere una missione dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica”.

Intanto, oggi si è tenuto un incontro tra il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu con il ministro francese delle forze armate, Sebastien Lecornu, per discutere sulla situazione della centrale. Lo ha annunciato il ministero della Difesa russo, come riporta la Tass.