In Europa, dopo i forti rialzi di Wall Street e delle piazze asiatiche, c’è ancora spazio per un leggero progresso. Continua l’onda lunga del dato sull’inflazione Usa sotto le attese. La Federal Reserve, la banca centrale statunitense, continuerà ad alzare i tassi, ma probabilmente meno di quanto temuto dai mercati. Milano sale dello 0,65% e fa meglio di Londra (-0,03%), Parigi (+0,48%) e Francoforte (+0,23%). Piazza Affari in poco meno di un mese ha recuperato l’11% dai minimi dell’anno.
Al dato sul costo della vita di ieri ha contribuito l’andamento del petrolio. Anche oggi il Brent del Mare del Nord è poco mosso e a 97,20 dollari al barile si conferma sui livelli di 6 mesi fa, prima dell’invasione russa in Ucraina. I timori di un’ulteriore riduzione delle forniture da parte di Mosca spinge invece il prezzo del gas naturale a 211 euro al megawattora. In una settimana +6%.
Continua l’effetto inflazione anche su valute e titoli di Stato. L’Euro si rafforza sul dollaro con il cambio a 1,0317. Scende ancora il rendimento del Btp decennale, ora al 2,97% e si accorcia la distanza dai Bund tedeschi si è accorciato a 207 punti base.