L'addio in Capidoglio

Piero Angela, il figlio Alberto: “E' stato come vivere con Leonardo da Vinci"

"La sua è una eredità non fisica ma di atteggiamento nella vita", continuerà a vivere in tutti i giovani che cercano l’eccellenza con sacrificio. Cerimonia laica nella sala della Protomoteca

Piero Angela, il figlio Alberto: “E' stato come vivere con Leonardo da Vinci"
(LaPresse)
Alberto Angela alla camera ardente del padre, Piero, nella Protomoteca del Campidoglio

Ad accogliere il feretro del noto divulgatore scientifico, Piero Angela scomparso a Roma dopo una lunga carriera televisiva, all'età di 93 anni, sono stati i familiari, in primis il figlio Alberto. La camera ardente è rimasta aperta fino alle 19.

"Penso che le persone che amiamo non dovrebbero mai lasciarci. Però capita". Così Alberto Angela nel suo discorso in ricordo del padre che ha tenuto pubblicamente alla sala della Protomoteca in Campidoglio dove è stata allestita la camera ardente. 

Il comunicato pubblicato, "è stata l'ultima cosa che ha detto. L'ultimo discorso con poche forze che io e mia sorella abbiamo raccolto. È un discorso, c'è molto affetto e molto amore per tutti. Per il pubblico, per chi lo ha amato. È riuscito a unire e questa è una dote difficile da trovare", ha aggiunto Alberto. "La cosa bella che ha colpito noi è stato il ritorno dei messaggi sui social, sugli articoli. Passerò i prossimi giorni a ringraziare tutti", messaggi pieni non di dolore ma di amore, un sentimento che si trasforma in valore, e i valori sono eterni.

"Ho avuto la sensazione di avere Leonardo Da Vinci in casa, che dava la risposta giusta sempre con una capacità di sintesi e analisi in modo pacato. Lui amava ripetere un aforisma di Leonardo da Vinci: 'Siccome una giornata ben spesa dà lieto dormire così una vita ben usata dà lieto morire'", ha aggiunto Alberto Angela, rivolgendosi alle tante persone presenti, tra cui oltre al sindaco Gualtieri e al governatore Zingaretti, anche la presidente della Rai Marinella Soldi e l'ad Rai Carlo Fuortes.

"Quando ha capito che era arrivata la fine ha concluso le trasmissioni e il disco jazz, discorso ai familiari e al pubblico, e poi se ne è andato". Aveva una forza incredibile, una mente eclettica e una rara capacità di sintesi.

L'ultimo insegnamento me lo ha fatto non con le parole, ma con l'esempio. Mi ha insegnato, in questi ultimi giorni, a non aver paura della morte. Ha attraversato la morte con una serenità che mi ha sconvolto. Se ne è andato come quando una persona si alza dal tavolo dopo una bellissima cena. Ha avuto una vita piena, esattamente come l'aveva voluta” ha continuato.

"Sembrava riservato ma dentro aveva un fuoco. Continuerà a vivere attraverso libri, trasmissioni e dischi e in tutti quei ragazzi che con sacrificio cercano l'eccellenza, nei ricercatori, nelle persone che cercano di unire, che cercano la bellezza della natura e di assaporare la vita. La sua è una eredità non fisica ma di atteggiamento nella vita. Ci ha detto di fare la nostra parte, e anche io ora cercherò di fare la mia", ha concluso infine Alberto Angela, il cui intervento è stato suggellato da un lunghissimo applauso.