Relazioni Usa-Cina

Media Taiwan, Nancy Pelosi sarà a Taipei domani. La Cina: "L'esercito non starà a guardare"

Il video di quando la speaker della Camera nel 1991 mandò su tutte le furie le autorità cinesi srotolando in piazza Tienanmen uno striscione, che commemorava le vittime della repressione di Pechino

Media Taiwan, Nancy Pelosi sarà a Taipei domani. La Cina: "L'esercito non starà a guardare"
Ap
Nancy Pelosi

La presidente della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti, Nancy Pelosi, sarà a Taiwan già domani sera. Lo affermano l'emittente televisiva di Taiwan Tvbs e il quotidiano in lingua cinese China Times, citando proprie fonti. 

La Cnn cita un alto funzionario del governo taiwanese secondo il quale Pelosi dovrebbe restare a Taipei una notte. Un funzionario statunitense citato sempre dalla Cnn ha aggiunto che i membri del Dipartimento della difesa stanno lavorando 24 ore su 24 per monitorare eventuali movimenti cinesi nella regione e garantire la sicurezza della speaker della Camera.

Pelosi è arrivata oggi a Singapore, prima tappa del suo tour in Asia che la porterà anche in Malaysia, Corea del Sud e Giappone.

Nancy Pelosi a Singapore Ap
Nancy Pelosi a Singapore

Cina: “L'Esercito non starà mai a guardare”

Il ministero degli Esteri cinese ha fatto sapere che una eventuale visita a Taiwan, che la Cina rivendica come parte del proprio territorio, da parte del "funzionario numero 3 del governo degli Stati Uniti" non sarebbe priva di conseguenze, ma sarebbe considerata piuttosto considerata ''una grave interferenza nella politica interna cinese".

La Cina torna dunque ad avvertire gli Stati Uniti che l'Esercito Popolare di Liberazione cinese "non starà mai a guardare". Il portavoce del ministero degli Esteri, Zhao Lijian, ha parlato di "contromisure decise e forti per difendere la propria sovranità e integrità territoriale". Gli Stati Uniti, ha aggiunto, dovrebbero rispettare i tre comunicati congiunti su cui sono state stabilite le relazioni diplomatiche tra Washington e Pechino, mantenere "la promessa del presidente Biden, di non sostenere l'indipendenza di Taiwan" e "non permettere l'organizzazione della visita di Pelosi a Taiwan".

Durante una videochiamata, il presidente Xi Jinping ha messo in guardia il suo omologo statunitense che la Cina avrebbe salvaguardato la sua "integrità territoriale", esortando a non mettere in discussione la "forte volontà" di 1,4 miliardi di cinesi. "Coloro che giocano con il fuoco si bruceranno", ha detto Xi a Biden, secondo l'agenzia di stampa ufficiale Xinhua.

Joe Biden ha continuato a rassicurare Pechino che la linea degli Stati Uniti in merito alla politica dell''Unica Cina' non è cambiata.

Usa: “Non siamo intimiditi”

In risposta agli avvertimenti cinesi il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale,John Kirby, parlando con la Cnn ha detto: "Non siamo intimiditi dalla retorica della Cina" sulla missione di Nancy Pelosi in Asia, aggiungendo che "il viaggio della Speaker è importante e noi lo sosteniamo", senza tuttavia dare nessuna conferma.

Nelle stesse date in cui si svolgerà la missione di Pelosi la Cina ha annunciato esercitazioni nello Stretto di Taiwan e nel Mar Cinese meridionale a poche centinaia di chilometri dalle coste dell'isola.

Quattro caccia J-16 sono entrati nella zona di identificazione aerea di Difesa dell'isola, secondo quanto riporta il ministero della Difesa Nazionale di Taipei. Il 30 maggio scorso, Pechino aveva inviato trenta aerei militari nella zona aerea di Difesa dell'isola, tra cui 22 caccia, il numero più alto dal 23 gennaio scorso, quando il ministero della Difesa Nazionale di Taipei registrò la presenza di 39 aerei da combattimento cinesi nella zona aerea di Difesa dell'isola.

 

Il Pentagono ha informato lo staff della Pelosi degli altissimi rischi di un viaggio a Taiwan, il primo di uno Speaker della Camera Usa in 25 anni, ed è pronto a intervenire con jet da combattimento e altri sistemi di difesa, ma l'amministrazione ha anche chiarito che la decisione finale spetta a lei.

Per la carriera della democratica della California, da sempre critica nei confronti della Cina, si tratterebbe di un palcoscenico unico. Quando era appena stata eletta al Congresso,nel 1991, Pelosi mandò su tutte le furie le autorità cinesi srotolando uno striscione in piazza Tienanmen, che commemorava le vittime della repressione di Pechino. E neanche due settimane fa ha postato il video di quel giorno su Twitter e ha dichiarato: "È importante per noi mostrare sostegno a Taiwan".