"Il Paese può guardare ad un orizzonte nuovo"

Oggi è un giorno storico per la Grecia: dopo 12 anni esce dalla sorveglianza rafforzata della UE

Si conclude ufficialmente il programma rimasto operativo per vigilare sulle riforme adottate dopo il piano di salvataggio

Oggi è un giorno storico per la Grecia: dopo 12 anni esce dalla sorveglianza rafforzata della UE
frame
Kyriakos Mitsotakis

"Il 20 agosto 2022 è un giorno storico per la Grecia e per tutti i greci: il nostro Paese esce dalla sorveglianza rafforzata dell'Ue. Ora il Paese può guardare avanti verso un nuovo, chiaro orizzonte di sviluppo, unità e prosperità per tutti", ha detto il premier in un discorso video riportato dal quotidiano Ekathimerini. Mitsotakis ha sottolineato come la fine della sorveglianza Ue metta fine a "un ciclo di 12 anni che ha portato dolore ai cittadini, stagnazione all'economia e divisione nella società", ricordando che i memorandum avevano imposto "tasse insostenibili e tagli a salari e pensioni, controlli bancari e ipoteca di beni pubblici, declassamento della difesa nazionale, dell'istruzione pubblica e della salute, nonché la marginalizzazione della Grecia stessa.

Si conclude oggi ufficialmente per la  Grecia il programma di sorveglianza rafforzata della Commissione  europea rimasto operativo dodici anni per vigilare sulle riforme  adottate dopo il piano di salvataggio. Mitsotakis ha detto ''il Paese può  ora guardare a un orizzonte nuovo, più limpido, un orizzonte di  sviluppo, unità e prosperità per tutti''. Il premier ha sottolineato  che per la Grecia è stato ''doloroso'' a causa di una serie di  obblighi tra cui tasse ''insopportabili'' e tagli ai servizi pubblici, così come l'isolamento della Grecia in Europa. Mitsotakis ha anche  ammesso che questo severo programma ha generato anche una maggiore ''divisione'' all'interno della società, molto critica verso le misure imposte da Bruxelles.  

Atene passerà così al ciclo di sorveglianza post-programma (Spp) e del regolare semestre europeo per il monitoraggio della situazione economica, fiscale e finanziaria. Gli sviluppi economici e la politica greca sono stati monitorati nell'ambito del quadro di sorveglianza dal 2018, dopo che Atene è uscita da tre salvataggi internazionali, per un totale di oltre 260 miliardi di euro, da parte di Commissione europea, Bce e Fmi (la cosiddetta Troika) tra il 2010 e il 2015. In cambio di questi prestiti la nazione ha dovuto attuare dure misure di austerità sotto la pressione dei suoi creditori, in un processo che non è stato privo di conseguenze per la vita dei greci che hanno perso circa il 25% del loro reddito in questo periodo.

Il premier greco ha detto che una serie di "ferite" che si erano aperte nella società durante i 12 anni di sorveglianza ora appartengono al passato, identificandole come "fanatismo, incendi, violenza", il "cieco indebolimento delle istituzioni", "menzogne ​​nate attraverso le piazze” e “il veleno di Golden Dawn”.

Si è ricolto anche alla principale opposizione Syriza, che è stata al potere dal 2015 al 2019: "Sono seguiti quattro anni di demagogia, che sono costati alla nostra nazione 100 miliardi di euro e hanno spinto il Paese verso il precipizio".

Riferendosi al proprio periodo al potere, ha detto: “Questi ultimi tre anni costituiscono, in pratica, una risposta alle lezioni degli ultimi 12 anni. Mostrano la strada in modo che non torniamo mai, mai, a ciò che abbiamo vissuto".

"La Grecia di oggi è una Grecia diversa", ha detto Mitsotakis. "Vede una crescita elevata e un forte calo della disoccupazione, che è già diminuita di 3 punti percentuali dall'anno scorso e di 5 punti dal 2019. Mentre, allo stesso tempo, molte tasse che sono state imposte alle persone durante quegli anni difficili sono state abolite o alleggerite", ha sostenuto il premier.  "L'uscita dal quadro di sorveglianza rafforzata significa un maggiore margine di manovra nazionale nelle nostre scelte economiche", ha evidenziato Mitsotakis. "Ma ciò non significa un ritorno agli errori che hanno portato alla dolorosa avventura dei Memorandum", ha avvertito il premier che ha concluso indicando "il Piano nazionale di ripresa come la bussola che costruirà una Grecia forte, moderna e autosufficiente. Con stabilità, continuità e coerenza"

''Grazie alla determinazione e alla resilienza della Grecia e dei suoi cittadini, il Paese può ora chiudere questo capitolo e guardare con  fiducia al futuro'', ha commentato su Twitter la presidente della  Commissione europea Ursula von der Leyen. ''L'Unione Europea sarà  sempre al vostro fianco'', ha concluso.