Operazione Breaking Dawn

Cessate il fuoco iniziato e già violato. Suona l'allarme nelle città nel sud di Israele

Sono scattate di nuovo le sirene nelle città israeliane vicino al confine con la Striscia di Gaza, 20 minuti dopo l'entrata in vigore del cessate il fuoco tra Israele e la Jihad islamica palestinese

In coincidenza con l'inizio ufficiale della tregua tra Israele e Jihad islamica, sono proseguiti i lanci di razzi dalla Striscia di Gaza e i raid israeliani di risposta. Lo ha detto l'esercito israeliano, precisando di aver colpito "un ampio numero" di obiettivi della Jihad a Gaza.

La tregua

Il gruppo armato palestinese della Jihad islamica ha annunciato che è stato raggiunto un cessate il fuoco con Israele mediato dall'Egitto, dopo tre giorni di scontri che hanno provocato almeno 41 morti e 311 feriti palestinesi. "Poco fa è stato concordato il testo dell'accordo di cessate il fuoco", ha riferito Muhammad al Hindi, a capo del dipartimento politico della Jihad islamica a Gaza. 

L'accordo di cessate il fuoco con Israele, mediato dall'Egitto, includerà il rilascio di Bassam al-Saadi, l'alto comandante della Jihad islamica arrestato in Cisgiordania, a Jenin, all'inizio di agosto. Lo ha detto il portavoce del movimento armato palestinese Muhammad al-Hindi ad al-Quds News. L'arresto di Saadi era stato uno dei fattori scatenanti della recente escalation di ostilità tra Israele e la Jihad islamica.

"Gli obiettivi sono stati raggiunti: non c'è alcun vantaggio nel continuare l'operazione'' Breaking Dawn, ha detto il primo ministro israeliano Yair Lapid incontrando i sindaci delle città del sud di Israele, che ha informato sull'esito dell'operazione lanciata venerdì contro la Jihad Islamica nella Striscia di Gaza. 

Si aggrava il bilancio delle vittime civili palestinesi riportate in seguito all'operazione Breaking Dawn, lanciata venerdì da Israele contro la Jihad islamica nella Striscia di Gaza: secondo il ministero della Salute dell'enclave palestinese, i morti finora sono 36, di cui 11 bambini e quattro donne, mentre i feriti sono 311. Lo riportano i media locali. 

Hamas ha infine riferito che un suo membro è stato ucciso in un attacco aereo israeliano nella Striscia di Gaza. Si tratta della prima morte ufficiale di un membro del gruppo dall'inizio dei combattimenti tra Israele e la Jihad islamica palestinese. "Muhammad Afana del campo profughi di Jabaliya è stato ucciso nel mezzo della continua aggressione sionista" nella Striscia di Gaza, ha detto Hamas, citato dai media locali.

Le forze di difesa israeliane hanno invece riferito che, da venerdì, la Jihad islamica palestinese ha lanciato 780 razzi e colpi di mortaio verso Israele. Di questi, 180 sono caduti nella Striscia di Gaza e il sistema di difesa aerea Iron Dome ha intercettato circa 270 proiettili. Lo riportano i media israeliani. I militari hanno poi riferito che il sistema Iron Dome ha dimostrato un tasso di successo vicino al 97% nell'intercettare i proiettili sparati verso aree popolate. 

Il conflitto e l'operazione "Breaking Dawn"

Ieri l'esercito israeliano aveva reso noto di avere ucciso ieri Khaled Mansour, alto ufficiale responsabile per la parte settentrionale della Striscia di Gaza. Prima di lui venerdì è stato ucciso un altro alto ufficiale, Tayseer Jabari, responsabile per la zona sud. Non appena terminati i funerali a Gaza di Khaled Mansour, dalla Striscia è partita una nutrita salva di missili verso il sud dello stato ebraico. Le sirene di allarme antimissili risuonano, per la prima volta dall'avvio del conflitto, a Beersheva all'inizio del Negev e sono risuonate anche a Rishon Lezion, non distante da Tel Aviv. Secondo la tv sia a Beersheva sia a Rishon i missili sono stati intercettati dall'iron dome. Gli abitanti di alcune aree ebraiche intorno alla Striscia hanno avuto l'ordine di entrare nei rifugi. Dalla Striscia sarebbero partiti 580 razzi contro Israele da quando, venerdì sera, sono riprese le ostilità. Lo ha riferito a Reuters un portavoce delle forze armate israeliane. 

L'esercito israeliano riferisce, inoltre, di aver arrestato 20 membri della Jihad Islamica Palestinese in Cisgiordania e nel campo profughi di Jenin. La Jihad islamica, sostenuta dall'Iran, ha meno combattenti e sostenitori di Hamas e si sa poco del suo arsenale di armi. Entrambi i gruppi chiedono la distruzione di Israele, ma hanno priorità diverse, con Hamas vincolato dalle richieste di governo. Il gruppo Hamas al governo di Gaza, che ha combattuto una guerra di 11 giorni nel maggio 2021, sembra rimanere in disparte per ora, anche se le Brigate al-Qassam, braccio armato del movimento islamico palestinese di Hamas, hanno denunciato che anche un loro miliziano è morto nel corso dell'operazione 'Breaking Dawn'. Se confermato, si tratta della prima vittima di Hamas da venerdì, quando Israele ha lanciato l'operazione contro la Jihad Islamica. Hamas ha identificato la vittima in Muhammad Afana del campo profughi palestinese di Jabaliya, ucciso ''nella continua aggressione sionista" contro la Striscia di Gaza. Non è chiaro se Afana sia stato ucciso in una delle due esplosioni causate dal fallito lancio di un razzo a Jabaliya questa mattina e la scorsa notte.

I funerali dell'alto ufficiale Khaled Mansour a Gaza AP Photo/Fatima Shbair
I funerali dell'alto ufficiale Khaled Mansour a Gaza

Il fronte politico

Sul fronte politico il primo ministro israeliano Yair Lapid ha detto che l'esercito continuerà a colpire obiettivi nella Striscia di Gaza "in modo preciso e responsabile al fine di ridurre al minimo i danni ai non combattenti. L'operazione proseguirà per tutto il tempo necessario". Oggi Lapid ha incontrato l'ex premier israeliano Benjamin Netanyahu, oggi capo dell'opposizione e il segretario militare di quest'ultimo, Avi Gil, al centro del colloquio l'operazione 'Breaking Dawn', alla quale l'ex premier ha offerto il suo "pieno sostegno". Lo riferisce una nota del governo israeliano.

Le Brigate Al-Quds, braccio armato della Jihad islamica palestinese, minacciano: ''Finora abbiamo usato una piccola parte di quello che abbiamo preparato' per colpire di Israele.  Il suo portavoce, Abu Hamza, nel primo video messaggio rilasciato dall'inizio dell'operazione israeliana 'Breaking Dawn' invita i palestinesi all'unità contro Israele. E rivolge un messaggio anche agli arabi israeliani e ai palestinesi che vivono in Cisgiordania a unirsi ai combattimenti. "Promettiamo al nostro popolo di rendere gli insediamenti coloniali israeliani un luogo invivibile. Chiediamo al nostro popolo in Cisgiordania e nella Palestina occupata dal 1948 di unirsi a questa battaglia", ha detto Abu Hamza. 

La festa ebraica sulla Spianata

Le tensioni da Gaza arrivano sulla Spianata delle Moschee di Gerusalemme o Monte del Tempio per gli ebrei, luogo da sempre conteso da ambo le parti. Alcuni razzi dalla Striscia arrivavano a Gerusalemme, mentre ebrei osservanti entravano nel perimetro della Spianata in occasione della solennità ebraica del 'nove del mese di Av', che ricorda la distruzione del tempio di Gerusalemme. Imponente la protezione della polizia israeliana per l'ingresso di circa 1500-2000 israeliani, tra loro anche il deputato ultranazionalista Itamar Ben Gvir. Il ministero degli esteri della Giordania ha denunciato: "Violata la sua santità e commessa una infrazione flagrante del diritto internazionale nonchè dello status quo storico e legale a Gerusalemme". "Israele va tenuto responsabile per ogni eventuale escalation" ha aggiunto il ministero, secondo la agenzia di stampa Giordana Petra. Una protesta analoga è giunta anche dal ministero degli esteri palestinese, secondo i media. Il sito dei coloni canale 7 aggiunge che parte dei fedeli si sono "prostrati a terra, hanno cantato e pregato". La polizia ha compiuto alcuni fermi, fra cui quello di Meir Ettinger, un noto attivista dell'estrema destra ebraica. 

Il sistema israeliano Iron Dome AP / Ariel Schalit
Il sistema israeliano Iron Dome