Tensioni internazionali

La Cina su Taiwan: "Niente ostacolerà la riunificazione. Dalla delegazione Usa grave violazione"

Pechino ha reso noto di aver condotto nuove esercitazioni militari. "Non è consentita alcuna interferenza straniera" ha dichiarato il portavoce del ministero della Difesa cinese, Wu Qian. Cinque navi e 30 jet cinesi rilevati intorno all'isola

La Cina su Taiwan: "Niente ostacolerà la riunificazione. Dalla delegazione Usa grave violazione"
Ipa
Esercitazioni militari cinesi nei pressi di Taiwan

La visita a Taiwan della delegazione del Congresso Usa guidata dal senatore Ed Markey "viola in modo flagrante il principio della 'Unica Cina' e i tre comunicati congiunti sino-americani, nonché la sovranità e l'integrità territoriale della Cina, inviando un segnale sbagliato alle forze separatiste dell'indipendenza di Taiwan ed esponendo del tutto il vero volto degli Stati Uniti come disgregatori e distruttori di pace e stabilità nello Stretto di Taiwan", lo afferma in una nota il portavoce del ministero della Difesa cinese Wu Qian, per il quale Taiwan è "della Cina e non è consentita alcuna interferenza straniera". 

Il ministero della Difesa di Taiwan, nel giorno dell'annuncio di "una missione di pattugliamento e di combattimento congiunta" da parte delle forze armate cinesi in risposta alla visita a Taipei della delegazione del Congresso Usa, ha rilevato alle 17 locali (11 in Italia) 5 navi da guerra e 30 caccia, con 15 che hanno volato attraverso la linea mediana dello Stretto di Taiwan, l'area cuscinetto non ufficiale che Pechino ha detto di aver cancellato. "Condanniamo l'Esercito popolare di liberazione per aver messo a repentaglio la pace e la sicurezza della nostra regione con gli annunci di esercitazioni militari", si legge in una nota.

La Cina ha reso noto di aver condotto nuove esercitazioni militari e ha inoltre avvertito Washington e Taipei che ogni ostacolo alla "riunificazione" di Taiwan alla Cina è destinato a fallire e che l'esercito cinese è addestrato per "distruggere risolutamente" ogni forma di separatismo e le interferenze straniere nella questione dell'isola su cui Pechino rivendica la sovranità, ha dichiarato in una nota il portavoce del ministero della Difesa dopo il lancio di nuove esercitazioni nel mare e nello spazio aereo attorno all'isola, all'indomani dell'arrivo a Taipei della delegazione di cinque membri del Congresso Usa, guidata da democratico Ed Markey, presidente del gruppo per l'Asia-Pacifico della commissione Esteri del Senato americano, a 12 giorni da quella fatta dalla speaker della Camera Nancy Pelosi

Secondo il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin, "alcuni politici negli Usa sono all'unisono con le forze separatiste dell'indipendenza di Taiwan, cercando di sfidare il principio della 'Unica Cina', ma sono destinati al fallimento".

Pechino ha definito le esercitazioni un "deterrente" contro Washington e Taipei: "Il 15 agosto, il Teatro Orientale dell'Esercito Popolare di Liberazione Cinese ha organizzato una pattuglia multi-servizio congiunta di prontezza al combattimento ed esercitazioni di combattimento nel mare e nello spazio aereo intorno a Taiwan", ha dichiarato l'esercito cinese in un comunicato. 

"Usare Taiwan per controllare la Cina e affidarsi agli Stati Uniti per cercare l'indipendenza è destinato a fallire", ha scandito il portavoce, e "ogni tentativo che va contro la tendenza della storia, contro la volontà dell'intero popolo cinese e ostacola il processo di riunificazione della Cina finirà inevitabilmente con un fallimento". L'esercito, aggiunge la nota diffusa dai media cinesi, ha continuato ad “addestrarsi e a prepararsi alla guerra, a difendere risolutamente la sovranità nazionale e l'integrità territoriale” e a "distruggere risolutamente qualsiasi forma di separatismo di 'indipendenza di Taiwan' ".

Secondo la presidente di Taiwan, Tsai Ing-wen, le esercitazioni militari cinesi “hanno seriamente interferito con la stabilità regionale e la pace”, da qui la speranza di “continuare ad approfondire la cooperazione con gli Stati Uniti e mantenere la stabilità e la prosperità della regione dell'indo-pacifico”.