Il mandato di perquisizione è stato consegnato all'avvocato di Donald Trump

Usa, il ministro della Giustizia: "Ho autorizzato io la perquisizione Fbi nella residenza di Trump"

L'Attorney General, Merrick Garland, ha criticato "gli attacchi infondati all'integrità dell'Fbi" successivi alla perquisizione della tenuta dell'ex presidente a Mar-a-Lago

Usa, il ministro della Giustizia: "Ho autorizzato io la perquisizione Fbi nella residenza di Trump"
(ApPhoto)
Il procuratore generale Merrick Garland parla al Dipartimento di Giustizia a Washington

"La perquisizione è stata autorizzata da un giudice, il mandato è stato consegnato all'avvocato di Donald Trump che era presente" a Mar-a-Lago. Lo ha detto il ministro della Giustizia Usa, Merrick Garland, in una dichiarazione alla stampa. "Non abbiamo fatto nessuna dichiarazione ufficiale prima della perquisizione, confermata dall'ex presidente come era suo diritto", ha aggiunto.

Garland, nelle sue dichiarazioni alla stampa non ha menzionato nuovi dettagli sull'inchiesta che ha condotto l'Fbi a perquisire la residenza di Mar-a-Lago dell'ex presidente Donald Trump. Eventuali novità "verranno riferite nelle sedi appropriate", ha detto Garland, spiegando che allo stato attuale delle indagini non gli è possibile fare comunicazioni ulteriori.

“Rivelare la perquisizione è stata una scelta di Trump”

È stato l'ex presidente Donald Trump, "come è suo diritto", a riferire della perquisizione effettuata dall'Fbi nella sua residenza di Mar-a-Lago, ha dichiarato Garland, dando a intendere che altrimenti l'operazione avrebbe mantenuto maggiore riservatezza. "Molto del nostro lavoro avviene lontano dagli occhi dell'opinione pubblica per proteggere la privacy dei cittadini e l'integrità dell'indagine", ha sottolineato. 

“Io ho autorizzato la perquisizione”

Il ministro della Giustizia ha difeso il raid dell'Fbi nella residenza dell'ex presidente americano in Florida dicendo di aver ''autorizzato personalmente la perquisizione''. In quello che è il primo intervento pubblico dopo il raid, Garland ha difeso la professionalità dell'Fbi dicendosi ''orgoglioso'' della collaborazione. "Il mandato di perquisizione è stato autorizzato da un tribunale federale", ha detto ai giornalisti. 

“L'Fbi sapeva dei documenti”

A far scattare la decisione, senza precedenti, di procedere con la perquisizione dell'abitazione di un ex presidente, è stata la convinzione degli inquirenti che a Mar a Lago vi fossero dei documenti classificati che Donald Trump non aveva ancora consegnato. È quanto riferiscono fonti informate alla Cnn, ricordando che lo scorso giugno nella residenza di Trump in Florida erano arrivati i funzionari del dipartimento di Giustizia con un mandato di un Grand Jury che imponeva la consegna di tutte le casse che il tycoon si era portato via dalla Casa Bianca. Allora i federali portarono via alcuni documenti, come avevano fatto a gennaio i funzionari del National Archives, gli archivi nazionali dove dovrebbero essere depositati tutti gli atti di ogni presidenza, recuperando 15 casse di documenti, anche classificati. Ma gli inquirenti continuavano ad essere convinti - anche sulla base di testimoni - che vi fossero ancora delle carte top secret nello scantinato del lussuoso club per ricchi di Palm Beach che Trump ha trasformato nella sua residenza da quando ha abbandonato New York. 

“Attacchi infondati e ingiusti all'integrità dell'Fbi”

Il ministro Garland, ha espresso rigetto "per gli attacchi infondati all'integrità dell'Fbi" successivi alla perquisizione della residenza di Donald Trump a Mar-a-Lago, effettuata dai federali. In una dichiarazione alla stampa, Garland ha lamentato che il personale dell'Fbi "è stato attaccato in modo ingiusto" e ha sottolineato che l'operazione "è stata autorizzata da un tribunale federale". 

“Applichiamo la legge senza timori o favori”

Tutti gli americani hanno diritto all'"applicazione imparziale della legge'', ha detto il ministro Garland. "La fedele adesione allo stato di diritto è il principio fondamentale del Dipartimento di Giustizia e della nostra democrazia. Sostenere lo stato di diritto significa applicare la legge in modo uniforme, senza timore o favore", ha affermato.