Costi energetici alle stelle

Von der Leyen annuncia un piano europeo per fermare il prezzo del gas

"Stiamo lavorando a un intervento di emergenza e a una riforma strutturale del mercato dell'energia elettrica", ha detto la presidente della Commissione europea. Il 9 settembre convocata una riunione dei minsitri dell'Energia europei

Von der Leyen annuncia un piano europeo per fermare il prezzo del gas
(ApPhoto)
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen arriva al forum strategico di Bled, Slovenia

La presidente delle Commissione europea Ursula von der Leyen, durante una conferenza stampa al Forum strategico di Bled in Slovenia, ha annunciato un progetto per mettere un freno all'enorme impennata del costo dell'energia in Europa. 

"I prezzi dell'elettricità alle stelle stanno ora mettendo in evidenza, per diversi motivi, i limiti del nostro attuale disegno del mercato elettrico" che "è stato sviluppato in circostanze completamente diverse e per scopi completamente diversi", ha affermato von der Leyen. "Ecco perché ora stiamo lavorando a un intervento di emergenza e a una riforma strutturale del mercato dell'energia elettrica" ha aggiunto.

Riunione d'emergenza dei ministri Ue dell'Energia il 9 settembre

Il tema della continua impennata dei prezzi del gas e della necessità di una riforma del mercato sarà oggetto di discussione nella riunione di emergenza dei ministri dell'Energia dell'Ue che si terrà a Bruxelles il 9 settembre. Difficile, per il momento ottenere un tetto al prezzo del gas come ha chiesto l'Italia anche se, in queste ore anche il Belgio sembra interessato alla proposta.

A conferma della delicatezza del momento c'è l'annuncio della Francia che si prepara al razionamento. "Purtroppo, dobbiamo prepararci al razionamento dell'elettricità alle imprese", ha detto la premier francese, Elisabeth Borne, parlando davanti al Congresso del Medef, la Confindustria d'Oltralpe. Ma sono diversi e vengono da tutta Europa i segnali che oggi parlano di un'urgenza per un piano europeo per l'energia.

Aperture sul tetto al prezzo del gas da Germania e Belgio

Sul ‘price cap’, finora le resistenze soprattutto di Germania e Olanda non erano sembrate superabili. Come riportano alcuni media oggi però sembra registrarsi un'apertura da parte di Berlino. Un segnale arrivato nelle ultime ore a Palazzo Chigi direttamente dalla Cancelleria. E che andrà verificato alla prova dei fatti, durante il vertice dei ministri dell'Energia europei convocato il 9 settembre. Sul tetto al prezzo del gas oggi anche il ministro dell'Energia belga Tinne Van der Straeten si è detto favorevole, su Twitter ha scritto che “i prezzi del gas in Europa devono essere congelati con urgenza”, aggiungendo che il legame tra prezzo del gas e dell'elettricità è artificiale e deve essere riformato.

Sembra più agevole arrivare a separare il prezzo delle energie rinnovabili dal prezzo del gas

Altro tema in discussione e su cui sembra più facile arrivare a una soluzione è quello del disaccoppiamento delle energie rinnovabili dal prezzo del gas, ipotesi già esaminata più volte nel corso degli scorsi anni ma che non ha mai trovato applicazione per l'opposizione di diversi paesi. Ora però potrebbe essere il momento di ripensarci considerando, per esempio, che i costi di produzione delle centrali idroelettriche sono molto più bassi di quello del gas. 

"Abbiamo bisogno - ha detto la presidente della Commissione - di un nuovo modello di mercato per l'elettricità che funzioni davvero e ci riporti in equilibrio" ha affermato. La crisi, come sempre succede, favorisce l'integrazione europea. Come già era accaduto con il Covid è chiaro che solo una risposta di tutto il blocco europeo può favorire una soluzione. "Dobbiamo separare i prezzi dell'elettricità dai prezzi del gas" ha affermato il ministro dell'industria ceco Jozef Sikela in qualità di padrone di casa.

Nelle capitali dell'UE sta crescendo la pressione affinché il blocco riformi il mercato dell'energia interrompendo il legame tra l'elettricità e l'impennata dei prezzi del gas, che ha notevolmente aumentato i costi per le imprese e le famiglie. Il ministro dell'industria ceco Jozef Sikela ha dichiarato di prevedere una bozza di proposte in tempo per il consiglio energetico dell'UE di emergenza la prossima settimana. Il prezzo di riferimento dell'elettricità in Europa è aumentato di dieci volte la media decennale, in linea con un aumento di 14 volte del costo del gas, tra i timori di carenze per questo inverno. 

Anche il ministro dell'Economia tedesco Robert Habeck ha sostenuto nei giorni scorsi l'idea di una "riforma fondamentale" per disaccoppiare i due mercati. E l'Austria, tradizionalmente paese liberale del mercato, domenica si è schierata con gli interventisti. "Non dobbiamo permettere che Putin decida il prezzo dell'elettricità in Europa ogni giorno", ha affermato domenica il cancelliere austriaco Karl Nehammer dopo una riunione di emergenza sui prezzi dell'energia. In Belgio, il ministro dell'Energia Tinne Van der Straeten ha dichiarato domenica su Twitter che il mercato energetico europeo "sta fallendo e ha urgente bisogno di riforme", sottolineando che l'elettricità veniva venduta a prezzi record anche quando poteva essere prodotta a buon mercato come l'anno scorso.