La guerra in Ucraina

Aiea: "Stop ai combattimenti a Zaporizhzhia, va stabilita una zona di sicurezza"

Il rapporto degli ispettori delle Nazioni Unite denuncia danni a diverse strutture dell'impianto: se i combattimenti proseguiranno il disastro è un rischio concreto

Aiea: "Stop ai combattimenti a Zaporizhzhia, va stabilita una zona di sicurezza"
AIEA
Il team dell'AIEA osserva i danni causati dai bombardamenti sul tetto dell'edificio che ospita, tra l'altro, il combustibile nucleare fresco e l'impianto di stoccaggio dei rifiuti radioattivi solidi.

L'agenzia delle Nazione Unite per l'energia atomica ha pubblicato oggi il rapporto conseguente all'ispezione della scorsa settimana all'impianto, in cui lavora personale ucraino sotto il controllo degli occupanti. L'Aiea ha sottolineato la necessità di stabilire una “zona di sicurezza” attorno all'impianto e di “fermare immediatamente i bombardamenti nell'area per evitare ulteriori danni all'impianto e alle strutture a esso connesso”. Non vengono indicate colpe per i danni rilevati alla struttura, di cui le parti si accusano a vicenda. Ma si rimarca che se proseguiranno i combattimenti il disastro è un rischio concreto. Tra le aree danneggiate ci sono un deposito di combustibile nucleare, un deposito di scorie radioattive e l'edificio che ospita il sistema di allarme.

Nel rapporto, l'Aiea ha rileva che l'impianto, in diverse occasioni, ha perso del tutto o in parte la sua alimentazioni esterna a causa di attività militari nell'area. La centrale generalmente fa affidamento sull'allaccio esterno per fare funzionare i sistemi di raffreddamento dei reattori e del combustibile esausto: una sua interruzione può condurre alla fusione del nocciolo. Gli ispettori scrivono che dovrebbe essere stabilita una linea di alimentazione di riserva a chiedono che "cessino tutte le attività militari che possano mettere a repentaglio il sistema di alimentazione stesso

Si legge poi nel report che gli ispettori hanno trovato personale, veicoli e equipaggiamento militare russo in diversi punti della struttura, compresi diversi camion militari nelle due sale turbine e invocano “la rimozione dei veicoli dalle aree che possono interferire con i sistemi di sicurezza”. 

Inoltre, l'agenzia rileva che il personale ucraino che opera nell'impianto occupato dai russi è "costantemente sotto pressione e sottoposto a stress, soprattutto per il numero esiguo di operatori disponibili" e che questa situazione può portare a errori umani con conseguenze sulla sicurezza. Si raccomanda quindi che sia ristabilito “un ambiente di lavoro appropriato, compreso il supporto familiare”. 

L'Aiea afferma anche che agli ispettori non è stato garantito il pieno accesso ad alcune sezioni dell'impianto e che serve il permesso dalle forze di occupazione russe per raggiungere i bacini di raffreddamento dove viene conservato il combustibile esaurito. Grossi ha espresso preoccupazione per il fatto che ciò possa ostacolare la risposta del personale in caso di emergenza.