Bianchi: " È la scuola della ripartenza. Il mio grazie alla Dad"

Il ministro dell'Istruzione: "Lascio una scuola con 801mila insegnanti di cui gran parte a tempo indeterminato". Il rischio della dispersione scolastica: "In due anni persi 300mila studenti, è molto doloroso".

“Dobbiamo ringraziare la didattica a distanza perché ci ha permesso di tenere i ragazzi ancorati. La nostra continuità è mettere la scuola al centro. Lascio una scuola che è tornata a essere presente"

Il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, nella sua intervista di oggi a Unomattina ha riconosciuto la tenuta della scuola italiana in questi anni di crisi, i passi fatti in avanti ma anche la piaga della dispersione scolastica accentuata dalla pandemia.

“Abbiamo mantenuto il numero di docenti che avevamo prima del Covid.  Ma abbiamo avuto una caduta del numero degli studenti. Tra il 2021 e oggi, abbiamo perso circa 300 mila studenti e questo è molto doloroso”.

"Abbiamo 801 mila insegnanti che sono per la gran parte, 605 mila, a tempo indeterminato, 90 mila insegnanti di sostegno. Abbiamo dato ad ognuno dei ragazzi che ha sofferto in questo periodo una persona che li segue. Poi abbiamo 25 mila insegnanti che stanno concludendo il loro concorso. Abbiamo fatto sette concorsi in un anno e mezzo. L'anno scorso abbiamo assunto 61 mila insegnanti, quest'anno già 50 mila", ha ricordato il ministro durante il suo intervento.

L'emergenza è finita ma l'attenzione rimane comunque alta: "Abbiamo superato questa fase, però siamo pronti a ogni evenienza. Teniamo monitorata la situazione in ogni parte del Paese", ha concluso Bianchi.