Ottimismo sull'ok europeo al tetto sul prezzo del gas, ma manda un avviso ai naviganti, se non ci sarà "andiamo da soli", così nell'intervista a tutto campo rilasciata al quotidiano Il messaggero, il ministro della transizione ecologica, Roberto Cingolani, che dice: "Senza rigassificatore a Piombino, rischiamo il deficit di gas"

Contromisure per tagliare prezzo gas a livello nazionale
Bisogna "Sperare in una misura europea: stiamo facendo tutti gli sforzi perché arrivi il 30 settembre (quando la Ue si riunirà proprio per il tetto al gas, n.d.r.), e se non ci metteremo una firma noi, speriamo che ci sia un piano chiaro che firmerà qualcun altro - aggiunge il ministro - se però non andrà così bisognerà trovare per forza contromisure per tagliare il prezzo del gas a livello nazionale".

Il ministro non parla di un tetto italiano al prezzo (nel caso in cui non si riesca a trovare l'accordo europeo): "Non proprio, perché diventeremmo un mercato non conveniente - sottolinea - ma dovremmo acquistare il gas e rivenderlo a prezzi inferiori: a quel punto, però, vanno compensati gli operatori per la differenza", dice Cingolani che sottolinea come il problema "E' il costo per le casse pubbliche".

"Rischio deficit gas", senza il rigassificatore di Piombino
"Con il gas a questi livelli si era parlato di costi intorno ai 150 euro per megawattora: è ora che l'Europa faccia da market price, visto che i tre quarti del gas che entrano in un tubo nel pianeta, vanno in Europa", così il ministro della transizione ecologica, che ribadisce - come già affermato - l'importanza del rigassificatore a Piombino: "Se non mettiamo il rigassificatore a Piombino, rischiamo di avere il Gnl disponibile senza poterlo usare e di andare in deficit di gas - evidenzia - è importante anche per gli stoccaggi dell'inverno successivo". "Ma sono fiducioso che i territori comprendano che è in gioco la sicurezza energetica nazionale".

Gas, "Vogliamo mercato libero ma non folle"
Tornando a parlare del price cap, aggiunge: "La proposta italiana parla di un tetto temporaneo di sei mesi - evidenzia - vogliamo un mercato libero, ma non folle: anche perché finché non disaccoppiamo i prezzi delle rinnovabili da quelli del gas, anche questi sono stellari".