I dati del monitoraggio

Covid, Gimbe: in rialzo i contagi, +11,3% nell’ultima settimana

Continua la discesa dei ricoveri e dei decessi. Cartabellotta: "Con ripresa della circolazione virale è urgente la somministrazione della quarta dose"

Covid, Gimbe: in rialzo i contagi, +11,3% nell’ultima settimana
Getty
Tampone rapido antigenico

Dopo 4 settimane si inverte la curva dei contagi Covid-19, che segna +11,3%in 7 giorni. Continua invece la discesa di ricoveri ordinari (-9,6%), delle terapie intensive (-8%) e dei decessi (-12,8%). In calo anche i casi attualmente positivi (-8,8%) e le persone in isolamento domiciliare (-8,8%). E' quanto emerge dal monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe relativo alla settimana 14-20 settembre

"Dopo 4 settimane consecutive di calo si registra un modesto aumento dei nuovi casi - dichiara Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe - che passano da quasi 108mila a 120mila, con una media mobile a 7 giorni di oltre 17 mila casi al giorno". Dati che, secondo Cartabellotta, sono "da monitorare con attenzione nelle prossime settimane, vista la concomitanza di vari fattori che possono determinare un aumento dei nuovi contagi di imprevedibile entità: riapertura delle scuole, maggiore frequentazione dei luoghi chiusi con l'arrivo dei primi freddi, decadenza dell'obbligo di mascherina sui mezzi pubblici dal 30 settembre. Ecco perché alle porte dell'autunno - ammonisce - è fondamentale per le categorie a rischio effettuare al più presto il secondo richiamo del vaccino, visto il declino dell'efficacia nei confronti della malattia grave dopo 120 giorni", raccomanda. 

La “geografia” dei contagi indica nel dettaglio che in 6 Regioni si registra un calo percentuale dei nuovi casi (dal -1,5% della Sicilia al -13,1% della Calabria), mentre in 15 Regioni si hanno incrementi molto eterogenei (dal +0,1% dell'Abruzzo al +58% della Provincia Autonoma di Bolzano). Rispetto alla settimana precedente, in 36 province si rileva una diminuzione dei nuovi casi (dal -0,3% di Genova al -35,9% di Vibo Valentia), mentre 70 Province segnano un incremento (dal +0,2% di Verona al +88,9% di Biella); stabile la Provincia di La Spezia. L'incidenza rimane sotto i 500 casi per 100mila abitanti in tutte le Province: dai 67 casi per 100.000 abitanti di Barletta-Andria-Trani ai 384 di Vicenza. 

"Sul fronte degli ospedali - afferma Marco Mosti, direttore operativo della Fondazione Gimbe - continua la discesa nei ricoveri sia in area medica (-9,6%) che in terapia intensiva (-8%)". In otto settimane i ricoveri sono scesi rispettivamente da 434 a 150 in area critica e da 11.124 a 3.495 in area medica. Al 20 settembre il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti Covid è del 5,5% in area medica (dal 3,2% della Toscana al 19,4% della Valle D'Aosta) e dell'1,6% in area critica (dallo 0% di Molise e Valle d'Aosta al 4% della Provincia Autonoma di Bolzano). "In lieve diminuzione gli ingressi giornalieri in terapia intensiva - puntualizza Mosti - con una media mobile a 7 giorni di 14 ingressi/die rispetto ai 16 della settimana precedente".     

Prosegue inoltre il calo dei decessi: 334 negli ultimi 7 giorni (di cui 29 riferiti a periodi precedenti), con una media di 48 al giorno rispetto ai 55 della settimana precedenteA proposito di vaccinazione e quarta dose, nell’ultima settimana scende sensibilmente anche il numero dei nuovi immunizzati. In Italia sono 6,81 milioni le persone di età superiore a 5 anni che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino anti Covid di cui quasi 5,71 milioni attualmente vaccinabili, pari al 9,9% della platea (dal 7,2% del Lazio al 13,6% della Valle D'Aosta) e 1,11 milioni temporaneamente protette in quanto guarite da meno di 180 giorni, pari all'1,9% della platea (dall'1,3% della Valle D'Aosta al 2,9% delle Marche). "Con ripresa della circolazione virale è urgente per oltre 14 milioni di persone la somministrazione della quarta dose - sottolinea il presidente, Nino Cartabellotta”. La platea di persone candidate a ricevere il secondo richiamo (quarta dose), afferma Gimbe, è di oltre 19,1 milioni: di queste, oltre 14 milioni possono riceverlo subito, quasi 1,9milioni non sono eleggibili nell'immediato in quanto guarite da meno di 120 giorni e quasi 3,2 milioni l'hanno già ricevuto. Al 21 settembre sono state somministrate 3.171.672 quarte dosi