Elezioni Politiche

Dal voto al nuovo governo, ecco le tappe. Dall'insediamento del nuovo Parlamento al nuovo governo

Cerchio rosso sul 13 Ottobre: quando le Camere si riuniranno per la prima volta nella XIX legislatura. Il tradizionale rito della "Cerimonia della campanella" che darà il via al nuovo esecutivo

Dal voto al nuovo governo, ecco le tappe. Dall'insediamento del nuovo Parlamento al nuovo governo
Carabinieri
I Corazzieri, la guardia del Capo dello Stato

Almeno un mese. Dall'ingresso dei neo-eletti (10 Ottobre) all'incarico per il nuovo Governo (non prima del 27 Ottobre): i tempi - quasi 30 giorni - prima di avere un nuovo esecutivo in grado di governare il paese. Terminati gli scrutini tutte le tappe per la formazione del Parlamento della XIX legislatura (e del nuovo governo). 

13 Ottobre: prima riunione del nuovo Parlamento 
Occorrerà attendere il 13 Ottobre, quando entrambe le Camere si riuniranno con la costituzione dell'Ufficio provvisorio di Presidenza, della Giunta delle elezioni provvisoria e la proclamazione dei deputati subentranti, ed infine l'elezione dei presidenti dei due rami del parlamento (che avrà luogo per scrutinio segreto). 

A guidare la prima seduta del Senato sarà il membro più anziano. Per la Camera invece, il vicepresidente più anziano per elezione tra quelli della Legislatura precedente.

Roma, il palazzo di Montecitorio (Ansa)
Roma, il palazzo di Montecitorio

Prima della riunione del 13 ottobre le porte di palazzo Madama e di Montecitorio si apriranno comunque (il prossimo 10 Ottobre) per i nuovi eletti, per la foto di rito ed il disbrigo di una serie di adempimenti burocratici.

Elezione dei presidenti di Camera e Senato:
A Montecitorio, come per palazzo Madama, l'elezione dei due presidenti sarà a scrutinio segreto con i parlamentari che, ricevuta la scheda di voto, la compileranno nelle apposite cabine per poi deporla nelle urne: si tratta di una votazione unica in entrambi i rami del Parlamento. 
-Alla Camera per la prima votazione è necessaria la maggioranza dei due terzi dei componenti la Camera, mentre dalla seconda bastano i due terzi dei voti computando tra i voti anche le schede bianche. Dopo il terzo scrutinio sarà sufficiente la maggioranza assoluta.
-In Senato invece, l'elezione è più veloce - e normalmente si conclude in un paio di giorni - da regolamento è richiesta la maggioranza assoluta dei voti dei componenti l’assemblea nei primi due scrutini: nel caso che questi ultimi non diano esito positivo, è sufficiente dal terzo scrutinio è sufficiente la maggioranza assoluta dei voti dei senatori presenti. Dopo questo scrutinio, qualora nessuno abbia ottenuto la maggioranza richiesta, il Senato procede nello stesso giorno al ballottaggio fra i due candidati che abbiano incassato - nel precedente scrutinio - il maggior numero di voti e viene proclamato eletto quello che consegue la maggioranza, anche se relativa. A parità di voti - infine - è eletto o entra in ballottaggio il più anziano di età.

 

L'Aula di Montecitorio ANSA/ FRANCESCO BONGARRA'
L'Aula di Montecitorio

Formazione dei gruppi parlamentari
Dopo l’elezione dei presidenti delle due Camere i parlamentari dovranno dichiarare a quale gruppo vogliono iscriversi: per costituire un gruppo alla Camera servono 20 deputati, al Senato 10 senatori, sono però possibili deroghe a discrezione delle presidenze in base ad alcuni criteri. I parlamentari che non fanno dichiarazione di appartenenza a nessun gruppo confluiranno nel gruppo Misto. 

 

Mattarella Ansa
Mattarella

Le consultazioni del Presidente Mattarella
Soltanto dopo il completamento delle procedure parlamentari il presidente della Repubblica avvierà le consultazioni del nuovo governo al Quirinale
La procedura: il capo dello stato chiama al Colle il "premier designato dai gruppi politici" per conferirgli l'incarico, che normalmente accetta con riserva. 
A seguire il premier incaricato avvia di persona delle Consultazioni con i gruppi politici, per sondare la disponibilità ad un eventuale sostegno. 
Alla fine dei colloqui il presidente del Consiglio sale al Quirinale e scioglie la riserva: confermerà di essere o meno pronto ad avviare il nuovo esecutivo: in caso di conferma dell'incarico il presidente del Consiglio presenta al capo dello Stato la lista dei ministri, che dovranno essere nominati con decreto del presidente della Repubblica.

Il giuramento del nuovo governo
La squadra di governo sarà accolta nel salone delle feste del Quirinale per il rituale giuramento nelle mani del presidente della Repubblica, al quale segue la "Cerimonia della campanella": si tratta di un tradizionale rito simbolico che si svolge nelle stanze di Palazzo Chigi, nel quale avviene la consegna dello "strumento" con cui si dà inizio alle riunioni del Consiglio dei ministri. E' un atto che che segna formalmente il passaggio di potere tra il presidente del Consiglio uscente e quello entrante. (in questo caso il premier Draghi, ed il futuro presidente del nuovo esecutivo).

Quirinale Ansa
Quirinale

Art.92 della Costituzione Italiana: "Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei ministri e, su proposta di questo, i ministri"

La fiducia alle Camere
Dopo l'avvicendamento tra i due presidenti il neoeletto si presenta a Camera e Senato per verificare la fiducia del Parlamento, come regolamentato dall'articolo 94 della Costituzione. Ottenuta la fiducia, il nuovo premier è ufficialmente pronto a governare ed a convocare il primo consiglio dei ministri.