Come hanno votato i giovani

Elezioni 2022: il voto degli under 35 per l'ambiente e i diritti

Hanno preferito le liste fuori dalle coalizioni e che rispecchiano i loro valori. Ma la partecipazione è stata come quella degli adulti

Elezioni 2022: il voto degli under 35 per l'ambiente e i diritti
LaPresse
Elezioni: Giovani al voto

Ambiente e diritti sono i valori che stanno cuore ai giovani. 

Lo evidenzia uno studio effettuato da Skuola.net cha ha analizzato i dati sulle elezioni realizzati dall’Istituto di ricerca Swg e da YouTrend. 

Ma non solo, i giovani sotto i 35 anni con questa scelta hanno dato un segnale hai grandi partiti privilegiando le piccole liste. Altro dato che emerge è quello sull’astensionismo che viene confermato anche nel caso dei giovani. 

Questi in breve gli elementi emersi all’indomani delle elezioni del 25 settembre.

Per quanto riguarda la partecipazione, nella fascia d’età 18-34 anni il dato sull’astensionismo è praticamente in linea con quello complessivo. Anzi, secondo Skuola.net -che all’interno delle ricerche ha isolato il comportamento elettorale delle ragazze e dei ragazzi- è stato leggermente superiore, arrivando al 37% (+1% rispetto al dato generale). Questo nonostante per alcuni di loro si trattasse del primo appuntamento con le urne per una tornata nazionale. 

Per quanto riguarda la distribuzione del voto, sempre secondo Swg quasi nessuno tra i partiti più importanti hanno convinto gli under 35. Un esempio su tutti: tra i 18-34enni, Fratelli d’Italia, pur confermandosi al primo posto, arretra di ben 4 punti percentuale scendendo dal 26% (dato complessivo) a un più modesto 22% (e nella fascia 18-25, secondo YouTrend, crolla al 15%).

Anche le altre due componenti della coalizione di centrodestra che entreranno in Parlamento, sono state bocciate dagli under 35: Forza Italia non va oltre il 5% (-3% rispetto al dato generale dell’8%), la Lega scende ulteriormente fino all’8% (-1% rispetto al dato generale del 9% circa).

Tra i 6 partiti più importanti il riscontro migliore lo ha avuto però l'alleanza Azione-Italia Viva (il cosiddetto Terzo Polo), che ha fatto breccia nel 10% dell’elettorato più giovane (+2% rispetto al dato generale).

Mentre Partito Democratico e Movimento 5 Stelle, si attestano rispettivamente al 19% e al 15%. Forse, solo un’analisi focalizzata su un target ancora più giovane ci racconterebbe una storia diversa. 

Oltre 1 giovane su 5 (più precisamente il 21%, con un +6% rispetto al dato medio) ha scelto le liste minori, spesso esterne alle coalizioni. Secondo lo studio YouTrend, il Partito Comunista è passato dallo 0,26% nazionale all’1,7% tra i 18-25enni. Ma il vero boom è da attribuire soprattutto all’accoppiata Sinistra Italiana-Verdi, che sfondano quota 7% (doppiando il 3,5% complessivo). Non a caso la forza che ha spinto di più sui temi dell’ambiente e dei diritti, particolarmente cari ai ragazzi.