Storia di una regina

Elisabetta: i 16 incontri con il pittore Pietro Annigoni che realizzò il suo ritratto più famoso

Considerato uno dei più importanti ritrattisti del Novecento, fu l'unico artista italiano a ritrarre Elisabetta II e per questo fu soprannominato 'il pittore delle regine'. Fu chiamato a Buckingham Palace nell'ottobre 1954

Elisabetta: i 16 incontri con il pittore Pietro Annigoni che realizzò il suo ritratto più famoso
Londra, Fishmongers’ Hall
Pietro Annigoni, Ritratto di Elisabetta II d’Inghilterra (1955; tempera, olio e inchiostro su carta)

Un solo artista italiano, in 70 anni di regno, ha avuto l'onore di ritrarre la regina Elisabetta, non una, ma ben due volte. E' Pietro Annigoni (1910 - 1988), che per questo e altri ritratti si era guadagnato il soprannome di "il pittore delle regine".

Considerato uno dei più importanti ritrattisti del Novecento, nato a Milano e vissuto per lungo tempo a Firenze, già alla fine degli anni '40 Annigoni godeva di una certa fama negli ambienti nobiliari italiani e inglesi. Per questo fu chiamato a Buckingham Palace, nell'ottobre 1954, per ritrarre la regina.

Pietro Annigoni Wikipedia
Pietro Annigoni

Si incontrarono per sedici volte, con diciotto sessioni di posa, in cui l'artista rimase solo con Elisabetta per parecchio tempo. Durante le sedute, i due chiacchierarono amabilmente in francese, data la scarsa conoscenza dell'inglese del pittore, che trovò la giovane sovrana "gentile, naturale, e mai distaccata, con un modo spontaneo di parlare e continui riferimenti al marito, alla madre e alla sorella".

Annigoni raffigurò Elisabetta II di tre quarti, a capo scoperto mentre indossa un mantello blu scuro dell'Ordine della Giarrettiera. Il ritratto ebbe un successo clamoroso, apparendo poi su francobolli e banconote.

Poco dopo Annigoni iniziò a ritrarre la Regina Madre, la regina Margrethe di Danimarca, l'imperatrice Farah Diba e una seconda volta la regina Elisabetta con il marito, il principe Filippo. 

Nel 1955 anche la principessa Margaret, sorella di Elisabetta, volle un ritratto di Annigoni, che per eseguirlo impiegò trentatrè sessioni di posa. Il dipinto è stato in seguito salutato come "il più bel ritratto della principessa".